Vangelo 30.04.2021 (Mt 13,54-58)
*I*n quel tempo, Gesù venuto nella sua patria insegnava nella loro sinagoga
e la gente rimaneva stupita e diceva: “Da dove mai viene a costui questa
sapienza e questi miracoli? Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua
madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e
Giuda? E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove gli vengono dunque
tutte queste cose?”. E si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse
loro: “Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua”.
E non fece molti miracoli a causa della loro incredulità. (Mt *13,54-58) *
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COMMENTO.
*Da dove gli vengono dunque tutte queste cose?* Questa saggezza, lui che
non ha mai studiato? Questi miracoli, di cui abbiamo sentito parlare: di
amicizia con tutti, di incontrare ogni persona veramente come un fratello,
questo guarire passando, guardando e a volte toccando con amore tutti,
anche i rifiutati dalla religione ufficiale, questo rimettere in piedi gli
scartati della società? Lo conosciamo bene questo nostro fratello! Dio
sarebbe con lui? E’ un altro Dio da quello del tempio e della Legge.
Questo nostro fratello, dello stesso nostro sangue, di una famiglia povera,
che ha giocato con noi, lavorato come noi, ha frequentato la sinagoga
imparando la Legge, ma già manifestando qualche dubbio sul come intenderla
e metterla in pratica, che usciva a volte a pregare da solo nella notte.
Ma dove sta allora la vera religione? Lui, la sua persona, sarebbe Dio
con noi? Meglio sarebbe non vederlo questo fratello povero, questa carne
debole, questo operaio del nostro paesino da niente, questo pellegrino
sulle strade di Palestina per credere in un Dio che si è incarnato in Lui
… E si scandalizzavano per causa sua. Scandalo per una Chiesa o per
cristiani (Vescovi, preti, laici) per i quali conta più la dottrina, la
teologia, la verità scritta in formule, che l’incontro personale con Gesù
Cristo. Scandalo per me, quando non so vedere in ogni altro, in particolare
nei poveri, la Presenza di Gesù Cristo, la carne di Dio; quando detesto me
stesso perché debole, scopro che non sono migliore degli altri. Questa
scoperta dovrebbe darmi, discreta ma limpida, gioia, non rabbia. La stessa
gioia che ha provato Charles de Foucauld folgorato da un Dio bambino a
Betlemme, umile e piccolo, da un Dio ‘ragazzo’ di Nazaret, da un Dio che in
Gesù obbediente al Padre muore di amore e per amore sulla Croce. E Charles
rilegge la sua storia di ‘peccato’, di debolezza, e scopre che Dio era già
là, con lui. S. Paolo: Io ebreo doc, che conoscevo la Legge, greco
d’origine, cittadino romano, ho scoperto davvero la perla preziosa,:è Gesù
il Signore, l’umanità di Gesù, che è la rivelazione stessa di Dio. Per lui
ho ritenuto spazzatura tutto il resto! *E non fece molti miracoli a causa
della loro non fede.* La fede! Sì, non è Dio che fa miracoli è la fede
del credente, l’adesione alla persona di Gesù Cristo, Fratello e Amico,
Emmanuele Dio con noi. Accettare Gesù vuol dire amare e appartenere a Lui,
vuol dire essere in compagnia Sua, vuol dire non essere più solo, vuol
dire scoprire chi è Dio-Amore, che non abbandona nessuno, che è carne, che
ha solo un fine: che ci amiamo gli uni gli altri per essere tutti una cosa
sola. Straordinaria avventura nel quotidiano dei giorni, nei nostri
Nazareth. Sappiamo apprezzare le persone che incontriamo, il lavoro che
facciamo, l’aria che respiriamo, la terra che calpestiamo, la fatica di
‘farsi fratello e sorella’ di tutti, la gioia del donarsi anche in piccole
cose nel quotidiano … ? Qui è Dio, nella mia carne, allora la mia fede fa
miracoli. (fratel Tommaso)