Vangelo 29.07.2021 (Mt 13, 47-53)

Il Regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che
raccoglie ogni genere di pesci. 48 Quando è piena i pescatori la tirano a
riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i
cattivi. 49 Così sarà alla fine del mondo: verranno gli angeli e
separeranno i cattivi dai buoni, 50 li getteranno nella fornace ardente
dove sarà pianto e stridore di denti. 51 Avete capito tutte queste cose?
Gli risposero: Sì. 52 Ed egli disse loro: per questo ogni scriba divenuto
discepolo del Regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal
suo tesoro cose nuove e cose antiche.

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COMMENTO.

Matteo passa a raccontare altre parabole sul regno di Dio, una società
umana, ma animata dallo Spirito e dunque in compimento di umanità. Come
icona, come riferimento primo o ultimo ha le Beatitudini, non più la Legge *Il
Regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie
ogni genere di pesci. .* E questo è talmente importante che cambia il modo
di vivere, ti fa vivere nel mondo, ma non del mondo, ti fa vivere una
umanità redenta, più fraterna, più in sintonia con il creato, con le
differenti realtà religiose e civili, non violenta nei rapporti con ogni
cosa, anche con sé stessi, misericordiosa come il Padre. Questo regno dei
cieli, di Dio è come una grande rete che raccoglie tutti i pesci, tutti.
Mentre i pesci del mare tolti dall’acqua muoiono, gli uomini raccolti
dall’acqua vivono. Tutti raccolti, i buoni nei canestri, i cattivi
buttati. Che significa? Cosa significa quella fine del mondo e quella
separazione? E ancora quello stridor di denti? Intanto per fine del mondo
è meglio tradurre dal greco *’compimento del mondo’, *che significa la
rivelazione del volto di Misericordia del Padre in ogni figlio. Si va tutti
verso un compimento più che una fine. In quanto alla separazione sono gli
angeli della Misericordia incaricati; fanno vedere ciò che è da buttar via,
da bruciare; sarà ancora il Fuoco della Misericordia che brucia ciò che è
male, ciò che non è amore. Resterà per ognuno e nulla andrà perduto di ciò
che è amore. I buoni? Coloro che sentendosi peccatori sono avvolti dalla
Misericordia, non giudicano, accolgono tutti, anzi avvertono di aver
responsabilità di essere misericordiosi e teneri verso tutti. ‘Siate
misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso’. Grande
vocazione-missione, grande responsabilità. Non basta non fare il male;
l’amore crea, sviluppa amore, se no muore. * Ogni scriba divenuto discepolo
del Regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro
cose nuove e cose antiche. *Matteo stesso, scriba, al banco delle imposte,
divenuto discepolo ha capito che ci sono cose nuove da trasmettere, da
presentare come a un banchetto. Non si tratta per i discepoli-missionari di
ripetere cose antiche, di continuare scrupolosamente delle tradizioni, di
seppellire dei morti, di dire: si è sempre fatto così.
A volte mi sento dire: ancora un cambiamento? Lo so: non vanno bene i
cambiamenti per forza, a tutti i costi, ma la vita è novità, è creatività;
così il regno dei cieli, di Dio. Cosa trasmettere, o, meglio,
testimoniare? Il tesoro della novità scrutata, accolta; nuove forme di
misericordia verso tutti, di accoglienza dell’altro nella sua diversità che
ha qualcosa da dirmi, di condividere la Parola della Buona notizia con
tutti, cosa importantissima oggi, in questo passaggio epocale. Maranatha,
vieni Spirito di sapienza. (fratel Tommaso)