Vangelo 29.04.2023 (Mt 25, 1-13)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: “Il regno dei
cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono
incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte
presero le lampade, ma non presero con sé olio; le sagge invece, insieme
alle lampade, presero anche dell’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo
tardava, si assopirono tutte e dormirono. A mezzanotte si levò un grido:
“Ecco lo sposo, andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si
destarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle sagge:
“Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Ma le sagge
risposero: “No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto
dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano per comprare
l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui
alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre
vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli
rispose: “In verità vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non
sapete né il giorno né l’ora”.
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COMMENTO.
La prima di 3 parabole sulla fine del mondo, o meglio sul fine del mondo, è
un forte richiamo a vivere l’oggi in relazione d’amore con i fratelli e
sorelle; lì incontriamo il Signore, lì è in azione il dono (olio) dello
Spirito. “Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro
lampade, uscirono incontro allo sposo.” Dieci (numero di pienezza) vergini,
cioè tutta l’umanità o il Cosmo esce incontro allo Sposo. Clima di nozze,
di sposalizio, una tonalità fondamentale nella Bibbia circa il Regno di
Dio, circa l’avventura dell’Umanità-Cosmo e dunque circa la relazione
personale con Dio, con Gesù per un cristiano. La storia dell’umanità, la
storia di ognuno è un’uscita incontro allo Sposo, una storia di sposalizio,
di relazione d’amore. In Gesù Cristo, Umanità e Dio sono veramente
sposati. Così l’avventura di Gesù è anche la mia, la nostra, e il tempo dal
nascere (uscita dal seno materno) alla morte (uscita a Vita nuova, piena) è
scelta di vivere, come Gesù, guidati dallo Spirito-Amore (olio per la
lampada), oppure dallo spirito del mondo (senza olio). “Le stolte presero
le lampade, ma non presero con sé olio; le sagge invece, insieme alle
lampade, presero anche dell’olio.” Ci vuole olio per il cammino di attesa
dello Sposo! ‘ Saggio è colui che costruisce la casa sulla roccia, stolto
chi la costruisce sulla sabbia’. Senza lo Spirito del Figlio e del Padre
non possiamo fare nulla, niente ha vera vita. Ecco l’Olio. Lo Spirito di
Dio è Relazione d’Amore. Ogni opera o azione compiuta sotto l’influsso
dello Spirito è realtà di amore, è divina ed è eterna. Diverse invece le
azioni non compiute con lo Spirito: portano divisione con gli altri, morte
in noi stessi. “In piccoli vasi”, cioè lo Spirito-Amore agisce per istanti
(vasi) e nel corpo (vaso). Saggi sono coloro che rinnovano gli atti d’amore
sovente e con il corpo abitato dallo Spirito. Ora questo nessuno lo può
fare al posto di un altro. Si può invocare lo Spirito su ogni altro e
inviare energie d’amore a tutti ed è cosa buona, ma ad ognuno scegliere di
suonare, nell’attesa dello Sposo, un’opera d’amore oppure emettere musica
stridente di funerale. “In verità vi dico: non vi conosco. Vegliate
dunque”. Come riconoscere e dare Gioia piena a chi ha sempre detto
‘Signore, Signore ‘ ma non ha mai operato il bene, le opere di
misericordia? E la porta chiusa non si aprirà fino a quando tu, mosso
dallo Spirito, non decidi di vegliare in preghiera invocando appunto lo
Spirito, di ‘artigianare’ la fraternità, la pace con tutti. Maranatha,
Vieni, Signore Gesù, vieni, ravviva in noi ‘istanti’ di amore profondo, di
vita eterna; insegnaci a suonare la musica dell’amore fraterno ad ogni
istante. Maranatha!