Vangelo 29.04.2022 (Mt 11,25-30)
terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai
rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua
benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il
Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui
al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete
stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di
voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro
per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
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COMMENTO.
I Grandi della terra, i governanti attuali che si credono sapienti, quanto
sanno delle ‘cose di Dio’, che sono poi le cose di una umanità ferita,
dominata dal male, dalla violenza, ma ‘bella’ nella radice e che cammina
verso una fraternità universale? Niente o poco più di niente! Un’amica
semplice, madre di stupendi 4 figli, mi diceva a proposito di guerra tra
popoli (come ora tra Russia e Ucraina): alle armi non si risponde con le
armi, non c’è legittima difesa di milioni di persone con le armi; c’è la
difesa non-violenta con schiere di civili che disarmati affrontano il
nemico armato, e se non si ritira ma invade il Paese, continuare con una
non-violenza civile di massa. “Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e
della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le
hai rivelate ai piccoli”. Gesù pronuncia questa benedizione in un momento
critico della sua vita. Tanti non lo riconoscono, manda i discepoli come
agnelli in mezzo ai lupi , cioè a continuare la sua situazione che sta
vivendo e che vivrà soprattutto con la passione e morte. E’ in quel momento
che esplode in lode, esulta come un bambino che vede suo papà-mamma . Così
Francesco d’Assisi proclama la sua lode al Bon Signore, mentre è provato
dalla malattia agli occhi, dalla non comprensione dei suoi frati,
‘Laudato sì mi Signore per frate sole e frate focu, per sora luna e sora
acqua … che di te, altissimu, portano significatione … laudato sì per
sora morte corporale, da la quale nullo homo può scappare’. Gesù è venuto
a rivelarci che è amato dal Padre e che ama noi con lo stesso amore del
Padre e che il nostro compito-missione è di amarci con lo stesso amore
trinitario. In Francesco, nei santi (anche non proclamati dalla Chiesa) c’è
questo nuovo rapporto con Dio, un rapporto di figli, di bambini amati,
abbracciati, ognuno amato nella sua realtà così com’è, un nuovo rapporto
di fraternità con tutti e tutte le cose come fratelli e sorelle. “
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò
ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono
mite e umile di cuore”. Gesù invita a seguirlo (Venite! Venite benedetti,
venite alle nozze, vieni e seguimi…), è un invito a nozze, un invito a
passare dalla Legge all’Amore, sperimentare il giogo dell’Amore, di essere
figlio e fratello di tutti. Il giogo dell’Amore, dolce e umile nel cuore,
cammino di kenosis (discesa, abbassamento, di piccolezza, di ‘morire’ a se
stessi come ego, come noi al centro) per lasciare spazio all’Amore
gratuito, che genera vita. Chi può capire ‘queste cose’? Proprio i piccoli,
gli oppressi, i piangenti, i perseguitati a causa del suo nome, i poveri in
spirito che hanno smesso di arrampicarsi in Paradiso mettendo in pratica le
Leggi, che hanno imparato dalla fatica di vivere a prendere (accogliere
dallo Spirito) il giogo dell’Amore, con la dolcezza di amare e la croce di
amare anche (perdonare) chi ti perseguita. Ho degli amici che hanno scelto
di ‘amare’, che hanno scelto Gesù-Amore come Regola di vita; sul loro
volto riposano Dio e l’Universo.