Vangelo 28.08.2021 (Mc 6, 17-29)
Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva
messo in prigione a causa di Erodiade, moglie di suo fratello Filippo,
perché l’aveva sposata. 18Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito
tenere con te la moglie di tuo fratello». 19Per questo Erodiade lo odiava e
voleva farlo uccidere, ma non poteva, 20perché Erode temeva Giovanni,
sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo
restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri. Venne però il
giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per
i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i
notabili della Galilea. 22Entrata la figlia della stessa Erodiade, danzò e
piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla:
«Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». 23E le giurò più volte:
«Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio
regno». 24Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella
rispose: «La testa di Giovanni il Battista». 25E subito, entrata di corsa
dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un
vassoio, la testa di Giovanni il Battista». 26Il re, fattosi molto triste,
a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto. 27E
subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di
Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione 28e ne portò la testa su
un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. 29I
discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e
lo posero in un sepolcro.
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COMMENTO.
Chiamato a preparare la strada o a seguire, scontrandosi con il potere per
fedeltà alla sua missione, il precursore Giovanni Battista o il discepolo
seguace di Gesù percorrono la stessa strada, che poi è proprio quella del
Maestro: dare la propria vita, magari fino a una morte violenta. *«Non ti è
lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». *E’ un avviso, un forte
avviso riguardante uno dei comandamenti. Crea subito odio e desiderio di
uccidere. Oggi molti uomini di Dio magari non credenti denunciano,
avvisano con forza situazioni di ingiustizia, di ‘mafia’ in tanti settori,
di violazione dei diritti umani. E capita che ci siano ‘i martiri’ di
religione, ma anche martiri di fede nell’Umanità, di Fraternità universale.
Perché dove c’è un potere che domina, un potere ingiusto, ipocrita,
liberticida che sia civile, militare, religioso o mafioso, o altro tipo
di potere e ci sono ‘profeti’ di uguaglianza, di ecologia integrale, di
fraternità fra tutti senza barriere, apparentemente vincono i poteri vari,
ma ‘il sangue dei martiri’ rigenera vita vera. Lo tenga presente in
particolare ogni seguace di Gesù Cristo chiamato a essere come Giovanni, ma
soprattutto come Gesù testimone della Verità, che non sono formule o riti
solo, o dogmi ma il Mistero del primato di Dio su tutto, della persona
umana prima del denaro, dell’onore, del sabato. Anche a noi è proposta oggi
una testimonianza radicale e allora convincente, una sequela di Gesù che
afferri tutto il cuore. *Il re, fattosi molto triste, a motivo del
giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto. *Chissà cosa è
avvenuto di Erode dopo questo suo ‘tradimento’ dei suoi stessi sentimenti e
desideri. Una testimonianza di vita, magari fino al sangue, può scalfire i
cuori più duri e dalla roccia può venir fuori acqua viva. Una chiesa ha
segni di credibilità e autenticità proprio quand’è perseguitata perché
scomoda per una società, un sistema che schiaccia, razzista, che erige muri
tra ricchi e poveri, tra etnie diverse… Ma noi dove siamo? Spirito di
Verità, di Giustizia, di Misericordia inondaci della tua Forza per uscire
dai tanti compromessi che ci rendono non Tuoi amici-servi, ma servi dei
vari poteri.