Vangelo 28.07.2022 (Mt 13, 47-53)

Il Regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che
raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena i pescatori la tirano a riva
e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i
cattivi. Così sarà alla fine del mondo: verranno gli angeli e separeranno i
cattivi dai buoni, li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e
stridore di denti. Avete capito tutte queste cose? Gli risposero: Sì. Ed
egli disse loro: per questo ogni scriba divenuto discepolo del Regno dei
cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e
cose antiche.
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COMMENTO.
“Il Regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che
raccoglie ogni genere di pesci.” Altra parabola circa il Regno dei cieli,
ancora una visione della società umana, che ha come riferimento le
Beatitudini, non più la legge, non i comandamenti. Il riferimento alle
Beatitudini (a Gesù Figlio dell’Uomo e Figlio di Dio) è fondamentale e
allora cambia il modo di vivere, fa essere nel mondo ma non del mondo, fa
vivere in fraternità pur e dentro le ferite, le debolezze, gli scontri che
capitano; ti fa dialogare con gli altri tutti, di religioni, di etnie
diverse, ti fa sentire a tavola con i poveri, gli esclusi in convivialità
di differenze. Questo regno dei cieli, di Dio, questo sogno dell’Umanità
cosciente è paragonato qui a una grande rete che raccoglie tutti i pesci,
ma raccogliendoli, a differenza della pesca normale, li porta a vita
piena, non a morte. “Così sarà alla fine del mondo: verranno gli angeli e
separeranno i cattivi dai buoni…” Cosa significa quella fine del mondo e
quella separazione? E ancora quello stridor di denti? Intanto meglio
tradurre ‘la fine del mondo’ in ‘compimento del mondo’, cioè: rivelazione
del volto di Misericordia del Padre in ogni figlio. Si va tutti verso un
compimento più che una fine. In quanto alla separazione gli angeli della
Misericordia fanno vedere ciò che è da buttar via, da bruciare; sarà
ancora il Fuoco della Misericordia che brucia ciò che è male, ciò che non
è amore. Resterà per ognuno e nulla andrà perduto di ciò che è amore. I
buoni? Coloro che sentendosi peccatori sono avvolti dalla Misericordia,
non giudicano, accolgono tutti, anzi avvertono di aver responsabilità di
essere misericordiosi e teneri verso tutti. ‘Siate misericordiosi come il
Padre vostro è misericordioso.’ Grande vocazione-missione, grande
responsabilità. Non basta non fare il male; l’amore crea, sviluppa amore,
se no muore. “Ogni scriba divenuto discepolo del Regno dei cieli è simile
a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche.”
Matteo stesso, scriba, al banco delle imposte, divenuto discepolo, ha
capito che ci sono cose nuove da trasmettere, da presentare come a un
banchetto. Cosa trasmettere, o meglio, testimoniare? Senza dimenticare il
vecchio, testimoniare il tesoro della novità scrutata, accolta; nuove forme
di misericordia verso tutti, di accoglienza dell’altro nella sua diversità
che ha qualcosa da dirmi, di condividere e operare sempre per il bene di
tutti fino a dare la vita per gli altri, cosa importantissima oggi, in
questo passaggio epocale. Maranatha, vieni Spirito di sapienza.