Vangelo 26.12.2022 (Mt 10, 17-22)

Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi
flagelleranno nelle loro sinagoghe; 18 e sarete condotti davanti a
governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.
19Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa
direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: 20 infatti
non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si
alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. 22 Sarete odiati da
tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà
salvato.
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COMMENTO.
“Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi
flagelleranno nelle loro sinagoghe.” Siamo nel discorso missionario e
tocchiamo indirettamente ma con evidenza il più grande mistero di Cristo,
del cristianesimo e della storia dell’uomo, cioè il mistero della croce, di
un amore più grande di ogni male, di ogni egoismo. “Sarete condotti
davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e
ai pagani”. Accusati in tribunale lo sarete non per aver fatto del male, ma
per aver fatto del bene, perchè nel mio nome, dice Gesù, vuol dire che fate
come ho fatto io. E la persecuzione, le situazioni di desolazione, di crisi
vanno prese come occasione di tirar fuori il meglio di noi, nel Suo nome,
non di vedere solo tutto buio e scoraggiarci. ‘E poi anche in ogni
relazione di vita familiare o di coppia proprio le crisi stesse sono quei
punti necessari da superare per crescere, sono occasioni opportune per una
crescita’ (Fausti), per vivere davvero più umani, più in relazione vera con
noi stessi, con gli altri, con Dio.. “Ma, quando vi consegneranno, non
preoccupatevi di come o di che cosa direte…, ma è lo Spirito del Padre
vostro che parla in voi”. Si, lasciamo parlare lo Spirito quando siamo
accusati ingiustamente, quando il male ci ‘crocifigge’ attraverso l’odio di
chi è colpito dal bene che facciamo o anche da una nostra ingiustizia.
Lasciamo parlare lo Spirito, perché noi soli risponderemmo istintivamente
al male con il male, mentre il male si arresta dove c’è uno che non lo
restituisce ed ha la forza di portarlo per amore, dove c’è un amore più
forte del male e della morte. Questo ci potrà anche non piacere.,
difficilmente comprendiamo che il male si vince solo con il bene, che in un
mondo di lupi vince l’agnello che sta ritto, che ha una forza di vita che
salva tutti proprio morendo ucciso .E’ qui il segreto della storia umana,
della storia veramente cristiana. Il male entra dappertutto, anche in
famiglia, anche nei rapporti di sangue. Anche lì solo un amore gratuito, di
dono, solo la forza debole di un Agnello che lasciandosi mangiare attira
l’uccisore nella sua vita è il segreto dell’Universo. Chiediamo al Signore
di capire questo mistero fondante , mistero della vittoria di Dio, del bene
che supera il male.