Vangelo 26.06.2024 (Mt 7,15-20)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Guardatevi dai falsi profeti
che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro
frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai
rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo
produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né
un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti
buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete
riconoscere”.
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COMMENTO.
“Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma
dentro sono lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete.” Esortazione
forte di Gesù perché il rischio è grande di incamminarsi su sentieri che
allontanano dalla fraternità, su sentieri di violenza, di odio. di guerre.
“Dai loro frutti li riconoscerete”. Per riconoscere i frutti ci vuole uno
sguardo a fondo e lontano che nasce da un cuore puro. Altrimenti arriviamo
a chiamare falso profeta proprio colui che opera e parla da vero profeta e
viceversa. Allora si può arrivare a dire: quest’albero, questa persona,
(questo Papa) è falsa, è cattiva, va condannata….) .Il vero profeta
denuncia, porta scompiglio, divisione in superficie per un cambiamento,
ma il suo cuore è per una fraternità universale, più sentita e vissuta; il
falso profeta, in veste di agnello, porta inimicizia, odio, guerra. Non
scandalizziamoci: quanti falsi profeti lungo la storia proprio tra i
‘grandi’, anche tra i pastori della Chiesa, e invece quanti profeti tra i
‘piccoli’, tra gli emarginati durante la loro vita e riconosciuti dopo
(un solo esempio: d. Milani) “Così ogni albero buono produce frutti buoni e
ogni albero cattivo produce frutti cattivi….Ogni albero che non produce
frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco.” Potrebbe sembrare che ci
siano alberi buoni e alberi cattivi. No, l’invito è a produrre frutti
buoni. Siamo fatti per questo; tutti sono fatti per produrre frutti buoni
(cristiani o di altre religioni, o non credenti), tutti fatti per generare
vita. Ogni frutto buono viene dall’amore, amore che si dona, amore che sa
rischiare , pazientare. Sono ‘cattivo'(ma non all’origine) quando lascio
spazio all’egoismo, alla smania di potere, di proprietà; produco frutti
cattivi, di violenza, di guerra con l’indifferenza, con il sentirmi buono,
non bisognoso di conversione. “Ogni albero che non produce frutti buoni
viene tagliato e gettato nel fuoco”. Vieni Spirito Santo, Fuoco, brucia
tutte le nostre sterpaglie, i nostri rami che producono frutti non buoni,
riducili in cenere. Da lì, dalla cenere, come dalle ceneri del mercoledì
di Quaresima, prende inizio un cammino di conversione, una rifioritura
dell’albero della Vita che porta frutti buoni. Maranatha!!