Vangelo 25.11.2024 (Lc 21, 1-4)

In quel tempo, mentre era nel tempio, Gesù, alzati gli occhi, vide alcuni
ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro. Vide anche una povera
vedova che vi gettava due spiccioli e disse: “In verità vi dico: questa
vedova, povera, ha messo più di tutti. Tutti costoro, infatti, han deposto
come offerta del loro superfluo, questa invece nella sua miseria ha dato
tutto quanto aveva per vivere”.
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COMMENTO.
“ Mentre era nel tempio, Gesù, alzati gli occhi, vide alcuni ricchi che
gettavano le loro offerte nel tesoro…”. Gesù nel Tempio o sulla strada o
nelle case dove passa ‘vede’. E il Suo vedere è con occhio buono, come per
‘raccogliere’ sofferenze, delusioni, gesti di bontà, desideri che sono nel
cuore delle persone…Vedere, accogliere, condividere, per curare, sanare,
ridonare speranza. Qui nel Tempio, divenuto spelonca di ladri invece che
Casa di preghiera , Gesù ‘alza gli occhi’, cioè da una posizione di
inferiorità, non di superiore, e vede una scena normale nel Tempio, ma con
uno sguardo di ‘Verità’ non secondo il mondo. “ Vide anche una povera
vedova che vi gettava due spiccioli” andiamo a visitare qualche
Cattedrale, magari anche S. Pietro a Roma, o qualche bel Santuario siamo
attirati dai bei marmi, o dalla bella vista di porporati in rosso o dalla
Statua della Madonna o dalla ‘veggente’ che rivela….Ma che cosa? E non
vediamo ‘la vedova’, magari il vicino o la vicina ‘pellegrina’ come me e
‘senza marito’, cioè senza amicizie vere, senza appartenenza a qualcuno.
“Vide anche una povera vedova che vi gettava due spiccioli e disse: “In
verità vi dico: questa vedova, povera, ha messo più di tutti” In quei due
spiccioli c’è tutta la sua vita e lei getta se stessa, perché ha nulla da
dare e dà se stessa, il suo vivere. Dio non ha bisogno che gli diamo delle
cose, dei sacrifici, delle offerte nella messa (quelle dovrebbero andare ai
poveri!) o elemosine per apparire devoti. Gesù, Lui il Vedovo in certo
senso, per l’apparente assenza del Padre (Dio mio, Dio mio, perché mi hai
abbandonato?) ha dato tutto se stesso nella vita e sulla croce in dono
totale di Amore. Quella vedova, cioè che non appartiene a un marito,
rappresenta anche me, ognuno di noi, o anche tutta l’umanità che appartiene
a Dio, ma è come assente. Siamo chiamati a vivere questa ‘non presenza’,
questo ‘non visibile agli occhi’ con un dono totale di noi stessi, da
poveri che hanno le mani vuote di superfluo, vuote anche di meriti ( Sono
sempre andato i n chiesa, ho dato 1.000 euro per i bambini di Gaza…) ma
un cuore compassionevole, un cuore che non serba rancore, un cuore che al
male sempre risponde con il bene, anche a costo della vita. Spirito
d’amore, donami di versare le mie due monetine, me stesso nel Tesoro del
Tempio che è la Vita quotidiana.