Vangelo 25.09.2021 (Lc9,43-45)
Mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, disse ai suoi
discepoli: «Mettetevi bene in mente
queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani
degli uomini». Essi però non
capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne
coglievano il senso, e avevano
timore di interrogarlo su questo argomento.
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COMMENTO.
Sono ammirati, meravigliati, gioiosamente stupiti per quanto vedono e
sentono da questo figlio d’uomo
normale, senza titoli altisonanti, che veste poveramente eppure così
affascinante, buono e, allo stesso
tempo, sconcertante. Deve insistere su un argomento che riguarda la sua
identità e che i discepoli di allora
e di tutti i tempi hanno molta dificoltà a capire e accogliere nella loro
vita. «Mettetevi bene in mente
queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani
degli uomini». Consegnato,
disprezzato, flagellato, incoronato di spine, beffeggiato, messo in croce
in mezzo a ladroni, muore
gridando: Dio mio, Dio mio perchè mi hai abbandonato? E allo stesso tempo,
dice l’evangelista
Giiovanni: consegna, spira lo Spirito di Vita che inonda l’umanità tutta,
l’Universo. Spirito del Padre e del
Risorto Cristo cosmico che aleggiava sulle acque, che dá i colori ai fiori
e la voce al canto degli uccelli,
che urla nei terremoti e nei disastri naturali o causati dagli uomini, che
ha fatto parlare i profeti, e ancora
infuoca i cuori di uomini e donne, che grida nel dolore di tanti ‘poveri
cristi’ vittime, come Lui, dei vari
poteri militare, civile, religioso. Mistero d’Amore, mistero della fede, di
fiducia e abbandono drammatico
eppure sereno nelle mani di un Dio Padre con cuore di Madre che ha viscere
di Misericordia. “E
avevano timore di interrogarlo su questo argomento” E chi non ha timore? Un
argomento così ostico
così sconvolgente che parla di follia d’amore, di un Dio che si fa carne,
bambino, ragazzo di Nazaret che
cura e serve tutti a partire dai più tribolati, che soffre e muore per
assumere e raccogliere in lui tutti i
disperati, i crocifissi della storia. E’ il capovolgimento di quasi tutte
le coordinate riguardo a Dio su cui le
religioni si fondano, si sostengono. Di fatto sarà soprattutto il potere
religioso che lo condannerà, ma
questo Gesù farà precedere la condanna da una decisione grandiosa agli
occhi del Padre e dei credenti in
verità, la decisione di donare in piena libertà la sua vita per amore al
Padre e a tutti i fratelli e sorelle
umani, a partire dal ladrone crocifisso accanto a lui. Sí, timore abbiamo
di domandare più precisazioni su
questo argomento, perchè sentiamo che anche per noi la strada è quella, il
cammino di vita in perdita di
tutti i valori mondani e voltafaccia dell’ego che cominci ad accettare
l’amore di cui è circondato invece di
ritenerlo un male. Ho timore di domandare perchè ho paura di sentire
un’altra domanda: che ne hai fatto di
tuo fratello ladrone, di tua sorella trans? Perché quello che fai a loro lo
fai a me! Non aver paura di
sfondare pregiudizi su buoni e cattivi e di attraversare anche i tuoi
limiti, le tue debolezze, i tuoi
tradimenti perchè lì ci sono Io con te. E incontrerai sofferenza e
persecuzione e morte, ma anche vera vita
per te e per gli altri.