Vangelo 24.08.2024 (Gv 1,43-51)

In quel tempo, Gesù incontrò Filippo e gli disse: “Seguimi”. Filippo era di
Betsaida, la città di Andrea e di Pietro. Filippo incontrò Natanaele e gli
disse: “Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i
Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret”. Natanaele esclamò: “Da
Nazaret può mai venire qualcosa di buono?”. Filippo gli rispose: “Vieni e
vedi”. Gesù intanto, visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui:
“Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità”. Natanaele gli domandò:
“Come mi conosci?”. Gli rispose Gesù: “Prima che Filippo ti chiamasse, io
ti ho visto quando eri sotto il fico”. Gli replicò Natanaele: “Rabbì, tu
sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!”. Gli rispose Gesù: “Perché
ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori
di queste!”. Poi gli disse: “In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo
aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo.
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COMMENTO.
“Gesù incontrò Filippo e gli disse: “Seguimi”.” E Gesù che incontra per
primo, che viene incontro a me, anche se a volte può sembrare che sono io
che vado a cercarlo, che mi metto in cammino con un pellegrinaggio o vado a
un santuario o leggo un libro di spiritualità o la Bibbia. S.Agostino: “Tu
non mi cercheresti se già non mi avessi incontrato”. “ Filippo incontrò
Natanaele e gli disse: “Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè
nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazareth. E’ ancora
Gesù che viene incontro per primo, quando un fratello, una sorella, un
altro me lo indica, mi spinge a incontrarlo. ”. E Natanaele, israelita in
cui non c’è falsità e conosce le scritture, dice: Da Nazareth non può
venire niente di buono, in più: può venire proprio da Nazareth Colui di cui
parlano tutte le Scritture? Impossibile. Ecco un uomo con tutti i suoi
dubbi e perplessità, un uomo vero, schietto, senza inganno. Filippo
semplicemente dice a lui: “Vieni e vedi”: In pochi versetti abbiamo un
vivace quadro di chiamata a essere discepolo., a seguire Gesù. I verbi che
esprimono il cammino di fede del discepolo o semplicemente del cristiano
sono: trovare (cerare), vieni e vedi, incontrare. Trovare più che cercare è
risvegliarsi alla Presenza che ci abita, che è nella Natura o Creato,
nella Parola, nei Fratelli, nell’Eucaristia… Rosy mi diceva. Non capivo
le parole: silenzio, ascolta..accogli. Fino a quando un giorno, senza
cercare,senza sforzo mi è venuto incontro un immigrato del Bangladesh e
salutandomi mi ha detto ‘Namaste’, cioè riconosco la presenza del divino in
te. Chiudendo gli occhi ho incontrato Cristo risorto in me e in lui tutto.
C’è da essere attenti ai piccoli segni, a risvegliarci alla Sua presenza
nella vita quotidiana, perché ogni posto, ogni momento è buono per
incontrarLo. “Natanaele: “Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re
d’Israele!”. E’ passato dal pregiudizio, dalla razionalità legata a
tradizione e ambiente a Professione di Vera fede. Natanaele dovrà
fare ancora tanta strada e superare tanti momenti di dubbio, di paure, di
limiti da accettare, ma è entrato nel cammino di ‘trovare e incontrare il
Vivente, l’invisibile, l’ineffabile’. Spirito, stanaci da una fede
razionalista, indagatrice, risveglia in noi uno spirito di meraviglia,
di ascolto, di accoglienza, di bambini che ti trovano e ti incontrano ogni
istante e ovunque.