Vangelo 24.08.2021 (Gv 1, 45-51)
45Filippo incontra Natanaele e gli dice: “Incontrammo colui di cui ha
scritto Mosè nella legge, come pure i profeti, Gesù Figlio di Giuseppe da
Nazaret”. 46E gli dice Natanaele: “Da Nazaret ci può essere qualcosa di
buono?”. Gli dice Filippo: “Vieni e vedi!”. 47Vide Gesù Natanaele venire
verso di lui e dice di lui: “Guarda davvero un Israelita nel quale non è
dolo!”. 48Gli dice Natanaele: “Donde mi conosci?”. Gli rispose Gesù: “Prima
che Filippo ti chiamasse, ti ho visto mentre eri sotto il fico”. 49Gli
rispose Natanaele: “Tu sei il Figlio di Dio, tu sei il Re di Israele”.
50Rispose Gesù e gli disse: “Perché ti dissi che ti ho visto sotto il fico
credi? Cose più grandi di queste vedrai”. 51E gli dice: “Amen, amen, vi
dico, vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul
Figlio dell’uomo”.
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COMMENTO.
Per una buona meditazione del brano di oggi è bene iniziare la lettura
almeno dal v.35- Troviamo così una catena dall’uno all’altro in cui si può
leggere il come avviene il ‘passaggio’ della fede e della conoscenza
dall’uno all’altro. C’è un *indicare* da parte del Battista, un *cercare, *un
*domandare ‘dove dimori?’* da parte dei due discepoli di cui uno è Andrea
che *conduce* il fratello Cefa a Gesù e viene chiamato Pietro; c’è un
*dire* di Gesù: ‘*Venite e vedete’* e di Filippo a Natanaele-Bartolomeo:
Vieni e vedi. E poi il colloquio tra Natanaele-Bartolomeo e Gesù,
l’esperienza dell’incontro personale con Gesù in cui Natanaele, ‘vero
israelita in cui non c’è dolo’, dice francamente la sua opinione su
Nazareth, un paese sconosciuto nella Bibbia e poi però riconosce che Dio
precede sempre e niente capita a caso davanti a Lui (*Ti ho visto* sotto il
fico, cioè ero e sono con te quando leggi la Bibbia, quando lavori….),
In filigrana c’è tutto il cammino dell’Uomo che cerca la Dimora in cui
sentirsi veramente a Casa, la casa natale. Natanaele intravvede in Gesù
stesso questa dimora, comincia a comprendere Chi è Gesù, accoglie allora
anche la promessa: “Amen, vi dico, vedrete il cielo aperto e gli angeli di
Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo” , cioè vedrete che i cieli non
sono un luogo, ma una relazione veramente fraterna realizzata sul Primo dei
Figli dell’Uomo, l’Uomo-Dio Gesù di Nazareth. Proprio l’Uomo-Dio venuto da
dove non c’è niente di buono secondo il mondo, mentre la Vita, la Dimora,
la Porta della Casa Comune viene proprio di lì. Come
Natanaele-Bartolomeo, donaci di essere attenti ai piccoli segni (Ti ho
visto sotto il fico) e fare esperienza nel quotidiano, nell’ordinario quasi
nascosto (momenti di lectio divina, piccoli servizi gratuiti, un pomodoro
raccolto con cura ringraziando, una mano data con cuore aperto al
perdono…) della Tua Presenza, del Tuo dimorare in noi e noi in te tutti
insieme.