Vangelo 23.06.2023 (Mt 6, 19-23)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non accumulate per voi tesori
sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassinano e
rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine
consumano e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché, dov’è il tuo
tesoro, là sarà anche il tuo cuore. La lampada del corpo è l’occhio;
perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma
se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la
luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!».
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COMMENTO.
“Non accumulatevi tesori sulla terra… accumulatevi invece tesori nel cielo,
dove né tignola né ruggine consumano”. Il tono è sempre esortativo, in un
clima di famiglia in cui Gesù più che Maestro è Fratello e Amico, mentre
prevale tutt’attorno un clima di divisione, di inimicizia che porta a
scontri, a ruberie, ad appropriarsi invece che donare. E’ ben descritto
quanto avviene oggi ‘sulla terra’. Il richiamo fraterno è invece di vivere
‘nel cielo’, che è la dimora di Dio. Ora Dio non ha altra dimora che
l’Amore L’Amore-Dio non possiede niente, non ha titoli di onore, non ha
tesori, semplicemente E’. E’ l’ Io sono dell’Esodo (Mosè), E’ l’Io sono di
Gesù di Nazareth, del Calvario (‘Io sono la Via, la Verità, la Vita’) e
‘Io sono’ risorto nella Galilea delle genti, nel Cosmo. “Perché là dov’è
il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore”. ‘Il mio tesoro è in una banca in
Lussemburgo’, dice Ernesto; il mio tesoro, afferma Luisa, è l‘impresa di
rete internet che ho creato’; e un altro: il mio cuore è per la squadra
di calcio, e ancora un altro: il mio cuore per la famiglia… E’ un buon
crescendo di ‘tesori’, ma… “Ho spezzato il mio corpo come se fosse pane
e l’ho distribuito agli uomini. Perché no? Erano così affamati e da tanto
tempo…” (E. Hillesum, ebrea a servizio degli ebrei nel campo di
concentramento). Aveva capito che le cose che aveva, la sua vita stessa
l’aveva ricevuta in dono, cercava di mantenerla come dono e voleva donarla,
condividerla come dono ai suoi fratelli e sorelle ebrei, ma non solo, anche
ai tedeschi, a tutti. Ecco il tesoro dei cieli: relazione con gli altri,
con la natura, il creato da sorella o da fratello, come Francesco d’Assisi,
relazione di affetto, di cura, di amicizia anche con il nemico, di dono
gratuito e gioioso, ed è la via più diretta per la relazione con Dio-Amore,
che è il vero Tesoro. E’ Il contrario dell’uomo asservito alle cose, alla
produzione e al consumo. E’ un cammino di ascesi, di purificazione verso la
luce. La lucerna del corpo è l’occhio. Ma l’occhio vede con il cuore: il
nostro cuore ha sete di infinito, di Dio Amore, di riposo in Lui, di
fiducia nella Vita, di speranza in Gesù Cristo… Non perdiamoci nelle
tenebre di una fiducia data ai soldi, al possesso di tante cose, alle
nostre capacità, a un dio con il quale mercanteggio il paradiso…. avremo
tenebra negli occhi. Un ritornello dell’Eremo-Fraternità Betania: ‘Apri i
nostri occhi, apri le nostre mani, apri il nostro cuore ad amare come Te’.
E nel nostro sguardo brilli la chiarezza, la Luce di Dio.