Vangelo 21.06.2024 (Mt 6, 19-23)

19 Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e
dove ladri scassinano e rubano; 20 accumulatevi invece tesori nel cielo,
dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non
rubano. 21 Perché là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.22 La
lucerna del corpo è l’occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il
tuo corpo sarà nella luce; 23 ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo
corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto
grande sarà la tenebra.
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COMMENTO.
“Non accumulatevi tesori sulla terra… accumulatevi invece tesori nel cielo,
dove né tignola né ruggine consumano”. L’esortazione è rivolta a dei figli
di Dio, e questo vivere da figli di Dio è già ora e qui, nel quotidiano di
ognuno. Nel Vangelo è detto: nel mondo, ma non del mondo. Lungo la storia
il rapporto con Dio è stato visto come fuga dal mondo, ritirarsi,
allontanarsi dalle cose, dagli altri. Ma è proprio così? “Voglio solo
essere quella che in me chiede di svilupparsi pienamente. A volte credo di
desiderare l’isolamento di un chiostro. Ma dovrò realizzarmi tra gli
uomini, in questo mondo”. E si è realizzata così: “Ho spezzato il mio
corpo come se fosse pane e l’ho distribuito agli uomini. Perché no? Erano
così affamati e da tanto tempo.” (E. Hillesum, ebrea a servizio degli
ebrei nel campo di concentramento). L’esortazione a non accumulare è di un
Fratello e Amico per vivere nel mondo, ma non del mondo. Spesso il
rapporto con Dio, in particolare nella vita religiosa di frati e suore, è
stato visto come fuga dal mondo, cioè ritirarsi, allontanarsi dalle cose,
dagli altri. Ecco invece il tesoro dei cieli: relazione d’amicizia con gli
altri, con la natura, relazione fraterna da sorella o da fratello con il
creato, come Francesco d’Assisi, relazione di affetto, di cura, di amicizia
anche con il nemico. E’ questa la via più diretta per la relazione con
Dio-Amore, che è il vero Tesoro. E’ un cammino di ascesi, di purificazione
verso la luce. “La lucerna del corpo è l’occhio.” L’occhio vede con il
cuore: il nostro cuore normalmente ha sete di infinito, di Dio Amore, di
riposo in Lui, di fiducia nella Vita, di speranza in Gesù Cristo. Ma anche
il cuore può ammalarsi, e facilmente in una società in cui tutto spinge a
sete di soldi, di interessi privati per cui l’altro è avversario, nemico, e
c’è ingordigia di beni materiali, non senso di una vita dove
apparentemente non manca nulla… e invece manca la relazione, manca la
gioia di vivere. Questo respirano i giovani e il loro cuore e anche lo
sguardo buono facilmente si inquina. Anche il profeta invocava un cuore
nuovo, un cuore umile e dolce da cui esca bontà, benedizione, misericordia,
tenerezza, per-dono, e anche il corpo sarà nella luce.