Vangelo 20.09.2022 (Lc 8, 19-21)
potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fu annunziato: “Tua madre e i
tuoi fratelli sono qui fuori e desiderano vederti”. Ma egli rispose: “Mia
madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la
mettono in pratica”.
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COMMENTO.
“Andarono a trovare Gesù la madre e i fratelli, ma non potevano avvicinarlo
a causa della folla”. Sono parenti, eppure non possono incontrarlo,
avvicinarlo. Il Signore, così come ogni persona, ogni vivente, lo si
incontra veramente solo nell’ascolto. Critichiamo i giovani di oggi, ci
lamentiamo di loro, diciamo di non capire i loro modi di vivere. In realtà
non li ascoltiamo. Così i genitori credono di incontrare, di capire il
figlio perché generato fisicamente da loro, ma così non è. Una madre
‘genera’ veramente il figlio, la figlia se sa ascoltarlo-la, allora diventa
figlia del figlio, e rimane madre. Questo è il mistero dell’Amore, di Dio
relazione, dell’Umanità-Divinità che Gesù ha realizzato nel suo vivere,
morire e risorgere. “Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e
desiderano vederti”. Ma egli rispose: “Mia madre e miei fratelli sono
coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica”. Intanto
madre e fratelli sono ‘fuori’, che ha anche il significato italiano ‘fuori
di testa’ e di fatto altri evangelisti lasciano intendere che loro dicono
di Lui: è fuori! E’ l’ascolto che ti introduce nell’altro, che genera
vita. “Ascolta Israele”, e nasce un popolo che fa alleanza con Dio, popolo
di Dio, pur nelle infedeltà. “Ascoltatelo”dice il Padre al battezzato
dal Battista, e poi al trasfigurato sul monte: Ascoltatelo! Perché Lui
ascolta me e siamo una cosa sola, così chi lo ascolta diventa uno con Lui e
dunque con me. Quante volte ascoltiamo gli altri ma con pregiudizi, con
paura di dover cambiare noi stessi, paura di perdere la nostra identità!
Abbiamo avuto due giorni di festa qui a Betania con presenza di mussulmani,
buddisti, cristiani, di culture diverse, di praticanti la non violenza. Ci
siamo ascoltati in clima di dialogo fraterno senza pregiudizi, senza paure,
abbiamo mangiato insieme, danzato in silenzio con musica di pace attorno al
fuoco, ci siamo abbracciati dicendo: E’ cosa bella che tu esisti. E’ stata
la preparazione fatta insieme che ha reso possibile un ascolto reciproco
fecondo. Siamo diventati mussulmani, buddisti, non violenti pur rimanendo
ognuno nella sua religione! “Quanti accolgono la Parola hanno il potere di
diventare figlio di Dio”. Il grande potere che ci è dato dall’ascolto è che
diventiamo figli di Dio.