Vangelo 20.06.2023 (Mt 6, 1-6.15-18)

State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per
essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il
Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare
la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle
strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già
ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia
la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel
segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando
pregate, non siate simili agli ipocriti, che, nelle sinagoghe e negli
angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla
gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece,
quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre
tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti
ricompenserà. E quando digiunate, non diventate malinconici come gli
ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che
digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
Invece, quando tu digiuni, profumati la testa e làvati il volto, perché la
gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e
il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
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COMMENTO.
Continua nel brano di oggi il tono esortativo con cui termina il cap 5:
Siate perfetti come il Padre vostro dei cieli è perfetto. E’ l’esortazione
del Figlio, del ‘Signore’ che parla dal suo vissuto e quindi non è
imposizione di legge, ma Parola carica di fraternità, di amicizia che ci
raggiunge e ‘spinge con forza d’amore’ a metterla in pratica.
L’esortazione è fondamentale: passare dal fare all’essere e include passare
dall’apparire, dal ‘recitare’ al fare silenzio, al praticare senza video,
se non quello interiore davanti al Padre che vede nel segreto e gioisce e
regala gioia. In altre parole: conversione, soprattutto del cuore. “State
attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere
ammirati da loro”. E’ normale che si cerchi la gloria, si cerchi di essere
visti, lodati, ammirati. Così è considerato normale fare le cose per
dovere. L’esortazione fraterna di Gesù ci porta oltre nel campo
dell’Amore, un di più che ha le chiavi del regno dei cieli, già ora.
Quanto vuoto nel cercare di essere ammirati, ‘glorificati’ dalla gente,
quanto spreco di energie nelle cose fatte per dovere. Sono fatte davanti
al proprio io, all’ego. Ci vuole anche il senso del dovere, ma illuminato
e reso libero dall’Amore. “Mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua
sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel
segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.” Fare
l’elemosina nel senso biblico è condividere con il povero, ma lo stesso
condividere sia senza ‘suonare la tromba’, non vantarsi, bensì con animo
silenzioso e gioioso. E quando pregate, non siate simili agli ipocriti.
C’è un fare l’elemosina, un pregare, un digiunare che è acqua pura e dà
vita e c’è un fare le stesse cose che è acqua sporca e inquinata dall’ego.
Soprattutto nella preghiera è sottolineato il non fare il commediante.
Quanti politici, quanti Vescovi o preti o laici di alto rango davanti ai
votanti, davanti a chi li applaudirà, dicono: ‘Signore, Signore’… La
preghiera e la vita vanno insieme. Se la mia preghiera è per apparire,
dunque vuota, la mia vita ha lo stesso tono e viceversa. Invece, quando tu
digiuni, profumati la testa…Gesù non ha espliciti inviti al digiuno, come
fosse un precetto, invita piuttosto a mangiare e nel mangiare il
condividere il pane con l’affamato (Mt 25, 35), in questo sta soprattutto
il digiuno. Un condividere profumando di gioia l’altro e sé stesso: profumo
d’Amore silenzioso, puro, gratuito. Ed è già Regno dei cieli.