Vangelo 19.10.2024 (Lc 12, 8-12)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Chiunque mi riconoscerà
davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli
angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato
davanti agli angeli di Dio. Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo gli
sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato.
Quando vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle
autorità, non preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire; perché lo
Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire”.
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COMMENTO.
“Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo
riconoscerà davanti agli angeli di Dio…” Dire di essere cristiano oggi e
mettere in pratica il Vangelo è più che mai un riconoscere Gesù Signore,
Fratello e Amico davanti agli uomini e richiede coraggio e soprattutto
fiducia in Dio, Padre di ogni misericordia. “Ma chi mi rinnegherà davanti
agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio”. Per non cadere nel
fariseismo e non rinnegare Gesù che è venuto a me nel battesimo, e in mille
altri modi, non mi basta accontentarmi di non fare il male; ci vuole il
coraggio e la pazienza di fare il bene, di testimoniare con la vita e
riconoscere umilmente davanti a tutti di essere cristiani. Comportarsi come
Gesù in situazioni di ’ingiustizia, di falsità e oppressione’ nell’attuale
sistema o nella Chiesa, può spesso portare ad essere perseguitati. Lo
vediamo in questo momento storico di guerre, di scontri di potere e anche
di religione. Non sia però questo riconoscere d’essere cristiano un
atteggiarsi a migliore degli altri, né sia un opporsi ad altri, ma mano
tesa di un fratello e amico che indica con tenerezza, ma con energia una
via di fraternità, di pace. “Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo
gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà
perdonato” Anche gli apostoli hanno parlato contro il figlio dell’uomo non
accettando i suoi annunci di passione e morte in croce, discutendo chi è il
più grande, credendo in un Dio diverso da Gesù servo, Amore fatto carne…
E sono stati perdonati, con pazienza accompagnati. Quante volte parliamo
contro il Figlio dell’uomo per un’idea di Dio dominatore, proprietario di
tutto il Creato, Giudice infallibile. Che premia i buoni…e ci comportiamo
alla luce di un tale Dio. Conosco un amico prete, abile organizzatore,
molto dotato intellettualmente, disinvolto nei dialoghi in cui ha sempre
ragione, perché è convinto di avere la verità, di essere sempre nel giusto,
mai pronto a mettersi in discussione…Non c’è forse in tale atteggiamento
un rifiuto dello Spirito? In chi è cieco ed è convinto di vedere, in chi
non ha bisogno di conversione, di ancora camminare…anche lo Spirito non
riesce ad agire. “Non preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire”,
quando vi accuseranno e porteranno in tribunale. Ecco anche il
preoccuparsi è un po’ bestemmia contro lo Spirito, è mancanza di fiducia
nel Bene, in Dio-Spirito-Amore. che invece ‘ci insegna ogni volta,
soprattutto nei tribunali che ci accusano, cosa è bene dire. Possa lo
Spirito farci testimoni di perdono, capaci di rispondere al male con il
bene di bene-dire sempre.