Vangelo 18.07.2024 (Mt 11, 28-30)
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile
di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è
dolce e il mio peso leggero.
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COMMENTO.
“Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi…” Nel Vangelo e nella
Bibbia c’è spesso questo ‘venite a…venite alle nozze…’ Invito che
sgorga da un cuore di infinita bontà, il cuore di Gesù, il cuore di Dio.
Dice: Venite a me voi tutti che siete oppressi sotto il giogo della legge,
impigliati nel labirinto del catechismo, che siete stanchi di cercare la
salvezza, la vita vera nei comandamenti, nella pratica religiosa come porta
del paradiso; venite a me voi che siete lo ‘scarto’ della società e delle
religioni e ne portate il giogo. Venite a me voi che vi sentite lontani,
affamati, assetati di amore, di gioia, di compagnia, soli. Io vi darò
ristoro. Vieni a me, tu stanco del giogo della solitudine. Vieni e prendi
coscienza che siamo in due , che portiamo il giogo insieme. Ecco il
ristoro: ricordati che non sei mai solo, che sono sempre con te. Vieni a
me chiunque tu sia, soprattutto quando ti senti stanco e oppresso, perché
in definitiva proprio tutto (Legge, religione, famiglia, comunità,
filosofia, giustizia umana….) stanca e opprime se messi al posto mio, al
posto di Dio. Imparate da me, che sono mite e umile di cuore. Amare come
io ho amato è un giogo, però non lo porti da solo, lo porti con Me in
ogni altro, con Me in tuo marito o tua moglie, con Me in chi ha bisogno
del tuo aiuto, anche se ti perseguita. “Il mio giogo infatti è dolce e il
mio peso leggero”. Luisa è in carrozzella da ormai 25 anni; ha avuto un
figlio con difficoltà motoria e mentale dal marito Carlo che l’amava. Ora
è più sola per l’abbandono del marito, per il figlio che non riesce ad
essere autonomo, però molti vicini la stanno aiutando. ‘Sento comunque di
voler ancora bene a mio marito ‘, mi dice, ‘Vedi quanti mi stanno dando
una mano’. E’ una fatica, ma con Gesù è leggera, addirittura bella e sto
comprendendo che tutti siamo figli di un Padre Misericordioso, mite e
umile e forse anche noi possiamo essere miti e umili con gli altri, nostri
fratelli e sorelle. Grazie Spirito-Amore che cammini in giogo con me, che
mi chiedi di portare la croce, non la porti al mio posto, ma in giogo con
me la rendi leggera, addirittura dolce.