Vangelo 16.02.2021 (Mc 8,14-21)
In quel tempo, i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non
avevano con sé sulla barca che un pane solo. Allora Gesù li ammoniva
dicendo: “Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito
di Erode!”.
E quelli dicevano fra loro: “Non abbiamo pane”. Ma Gesù, accortosi di
questo, disse loro: “Perché discutete che non avete pane? Non intendete e
non capite ancora? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete
orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani
per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?” Gli
dissero: “Dodici”. “E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila,
quante sporte piene di pezzi avete portato via?” Gli dissero: “Sette”. E
disse loro: “Non capite ancora?” (M*c 8,14-21) *
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COMMENTO.
Ieri i farisei, i religiosi per eccellenza!, provocavano Gesù fino poi a
congiurare contro di lui; oggi sono i discepoli a non capirLo , ad essere
come distratti o preoccupati di cose secondarie invece che dell’essenziale.
Penso a Francesco d’Assisi (ma anche a Francesco vescovo di Roma):la
sofferenza di non essere accettato o anche il rifiuto da tanta parte della
gerarchia e l’incomprensione dei suoi frati circa il continuare la vita
semplice e povera, senza bisogno di grosse costruzioni, di mondanità.
Nella barca c’è un solo Pane e forse basterebbe, ma sanno riconoscerlo?
Sembra paradossale, ma fra tantissime cose da fare, fra tante persone da
incontrare, da organizzare si rischia di non rendersi conto che la cosa più
importante, l’unica essenziale, è Lui, Gesù, il Signore, il Pane vero.
Nella società, nel vivere quotidiano, nella pratica religiosa si è più
soggetti a essere ‘contaminati’ dai vari lieviti o fermenti che nutriti dal
pane sostanzioso. Crediamo più facilmente alla ‘purezza’ secondo la legge
(farisei), i costumi che non allo sporcarsi le mani con i ‘lebbrosi’ di
oggi in un servizio umile e gratuito; contiamo di più sul controllare, sul
dominare (Erode) le cose e gli altri che agire in silenzio per il bene di
tutti….
Lasciamo calare in noi tutta quella sfilza di domande che Gesù fa ai
discepoli e accettiamo il quasi rimprovero di non capire ancora……
E poi concludiamo con il Padre nostro, in particolare la seconda parte che
completerei così: Dacci oggi il nostro pane quotidiano, il pane della
fiducia in Te, Signore Gesù, che mi fa una cosa sola con Te, il pane di
una affettuosa condivisione fraterna con tutti….AMEN (fratel Tommaso)