Vangelo 15.07.2021 (Mt 11, 28-30)

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile
di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è
dolce e il mio peso leggero».

|||

COMMENTO.
Tre versetti, poche parole chiare, semplici, ma di una portata
straordinaria e rivoluzionaria per quanto riguarda il riferimento di fondo,
la Sorgente, il Cibo che ‘ristora’ la nostra vita, la vita dei
cristiani. *Venite
a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi. * Altre volte nel Vangelo e
nella Bibbia c’è questo ‘venite a …, venite alle nozze …’ Invito che
sgorga da un cuore d’infinita bontà, il cuore di Gesù, il cuore di Dio.
Dice: venite a me voi tutti che siete oppressi sotto il giogo della legge,
impigliati nel labirinto del catechismo, che siete stanchi di cercare la
salvezza, la vita vera nei comandamenti, nella pratica religiosa come porta
del paradiso; venite a me voi che siete lo ‘scarto’ della società e delle
religioni e ne portate il giogo. Venite a me voi che vi sentite lontani,
affamati, assetati * di *amore, di gioia, di compagnia, soli*. Io vi
darò ristoro. *Vieni a me, tu stanco del giogo della solitudine, tu che non
hai ancora preso coscienza viva che non sei solo, che Io Gesù sono con
te sempre. Vieni e prendi coscienza che siamo in due, che portiamo il
giogo insieme. Ecco il ristoro: ricordati che non sei mai solo, che sono
sempre con te. Vieni a me chiunque tu sia, soprattutto quando ti senti
stanco e oppresso, perchè in definitiva proprio tutto (Legge, religione,
famiglia, comunità, filosofia, giustizia umana….) stanca e opprime se
messo al posto mio, al posto di Dio. *Imparate da me, che sono mite e
umile di cuore. * Venite, lasciatevi incontrare da me incontratemi;
affrontate la vita con me, imparando da me a portare la croce dell’Amore.
E’ un giogo. Amare come io ho amato è un giogo, un giogo che porti con
ogni altro, a partire da tuo marito o tua moglie, con chi ha bisogno del
tuo aiuto, con chi ti ama ma fino a un certo punto, con chi ti perseguita.
Questo giogo mio d’amore rende liberi, gioiosi pur soffrendo, vi fa figli
del Padre mio di Misericordia. Imparate da me e conoscerete il Padre mio
mite e umile di cuore. Dio non è il Dio della Legge che sa solo
condannare o delle Autorità che dominano. Dio mio Padre è mite servizio
d’amore sempre. È umile perchè vi stima uguali a Lui e in me offre la vita
morendo per la Vita vostra. Grazie Gesù che con queste tue parole,
questi due versetti mi fai passare dalla religione della Legge, dei Riti,
della morale, della teologia, dei Principi, della chiesa stessa alla
spiritualità dell’incontro con Gesù Cristo, Spirito d’Amore del Padre che
mi abita e in giogo con Lui, Fratello e Amico, trovo ristoro alla mia vita.
(fratel Tommaso)