Vangelo 15.06.2024 (Mt 5, 33-37)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Avete anche inteso che fu
detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi
giuramenti; ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo, perché è
il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né
per Gerusalemme, perché è la città del gran Re. Non giurare neppure per la
tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo
capello. Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal
maligno”.
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COMMENTO.
“Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi
con il Signore i tuoi giuramenti; ma io vi dico: non giurate affatto”
Anche qui non c’è contrapposizione tra il giurare nella verità (Non
spergiurare) e il ‘ma’ del non giurare affatto. C’è un ‘oltre’, come al
solito, che ci mette nel terreno dello Spirito, del dono e non della legge,
ci mette sul terreno del ‘come’ agisci o della consapevolezza, più che solo
quello delle azioni esterne. “Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no;
il di più viene dal maligno”. L’importanza, il valore enorme della parola!
Da recuperare in un mondo, in una società, fra tanti mezzi di comunicazione
in un flusso di parole cariche di menzogna, di falsità per ingannare la
gente, per averla in proprio potere. Tutto questo, tutto questo inganno
viene spesso confermato da una spergiuro, da un giurare il falso. Ma voi
non solo non giurate il falso, ma non giurate mai, perché è un di più della
parola normale, che invece deve essere di giustizia, di misericordia per
una bella relazione. Di fatto la parola è suscitatrice di vita o
apportatrice di morte. ‘Ne uccide più la lingua che la spada’, così un
detto popolare. Ecco l’importanza di ascoltare le varie parole di Dio (il
creato, la Bibbia, ..nella meditazione, in silenzio..) per crescere come
figli di Dio, invece di ascoltare la parola di menzogna, di divisione che
conduce al Demonio, alla morte. La parola di Dio crea comunione, relazione
conviviale pur nelle differenze, il resto o di più viene dal maligno: le
lotte, le divisioni e le guerre sono risultato anche di parole menzognere,
ingannatrici. Così a livello di relazioni personali come e ancor più a
livello di relazioni sociali, politiche. E’ più che mai il tempo, sia a
livello privato, sia pubblico e anche nel religioso, di esaminarci sulla
conoscenza delle parole e come le usiamo. E ancora quanto nel nostro
parlare il si è davvero sì, oppure il no è davvero no, e, aggiungendo,
quanto non so è sincero non so. Gesù, Parola di vita, di relazione
fraterna, che io ti segua, che sappia usare la parola come tu l’hai usata e
come tu sei stato.