Vangelo 13.06.2022 (Mt 5, 38-42)

Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi
dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra,
tu porgigli anche l’altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per
toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a
fare un miglio, tu fanne con lui due. Dà a chi ti domanda e a chi desidera
da te un prestito non volgere le spalle.
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COMMENTO.
Avete inteso che fu detto…..ma io vi dico…..Quel ‘ma’ non è in
contrasto, ma un ampliamento, un andare verso la pienezza, una pienezza che
non sta nella legge, nella pratica stretta delle regole, nell’apparire,
nella fredda giustizia umana da mercato, ma nel: ‘Siate misericordiosi come
il Padre è misericordioso’ . E’ un passaggio radicale, epocale, liberante.
Essere misericordiosi come il Padre è un anelito esistenziale, un prendere
coscienza di vivere in una grande famiglia di fratelli tutti dalla nascita.
Ma in cammino; è il passaggio dagli altri visti sovente come avversari,
nemici, da se stesso autoreferenziale o visto come uno straccio, da un
Dio Potente, Giudice Unico e ‘capo’ a ‘vedere’ con lo sguardo di Dio
stesso, Dio d’amore. Cioè: l’altro gli altri come terra sacra come me, me
stesso come un tesoro avvolto in carta e cartacce, Dio come Padre,
Fratello, Relazione di Amicizia, tesoro invisibile in cui dimorano tutti i
tesori umani e del Creato. Fu detto: Occhio per occhio e dente per dente;
ma io vi dico di non opporvi al malvagio… Ecco la grande novità: il male
esiste e la Legge diceva rispondi con la stessa misura, non di più, ma Gesù
va ben oltre. Il male può essere vinto, l’odio può passare in amicizia, la
giustizia di eguaglianza a tutti i costi può passare in misericordia che
dona vita, rilancia l’incontro e la comunione fraterna anche tra nemici.
Beato chi cammina in questo spirito di misericordia e a chi ti dice stupido
osi rispondere: E’ cosa buona che tu esisti . Anzi se uno ti percuote la
guancia destra, tu porgigli anche l’altra…. Un agire da stupidi? No, non
è così. Fondamentale nella nuova alleanza tra Dio e l’Umanità e il Cosmo,
tra di noi tutti gli umani e anche ogni essere vivente è che il male si
vince solo con il bene, non con altro male. O meglio: dal male può venir
fuori qualcosa che favorisce la vita ma solo con il bene. Questo ha vissuto
e operato Gesù nella sua vita. Porgere l’altra guancia non è un gesto
formale, da rassegnato, ma un ‘portare ancora’ il male, la fatica non
giusta, senza rispondere con la stessa misura. Non sono trattato bene?
E’ sempre mio fratello, e ho cura di lui. Signore, dammi di essere disposto
a ‘portare’ il male con pazienza e trasformarlo operando il bene anche a
chi mi offende. E dirò con gioia: Abba, perdona a me le mie offese, come
anch’io perdono a chi mi offende. E la vita continua, rinasce in me e negli
altri , il regno dei cieli è già qui.