Vangelo 12.07.2023 (Mt 10, 1-10)

In quel tempo, chiamati a sé i dodici discepoli, Gesù diede loro il potere
di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e
d’infermità. I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato
Pietro, e Andrea, suo fratello; Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello,
Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e
Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, che poi lo tradì. Questi
dodici Gesù li inviò dopo averli così istruiti: “Non andate fra i pagani e
non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore
perdute della casa d’Israele. E strada facendo, predicate che il regno dei
cieli è vicino”.
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COMMENTO.
“Chiamati a sé i dodici”. É il primo passo importante e fondamentale. Gesù
chiama a sé, chiama a stare vicino a Lui o addirittura dentro di Lui, in
Lui, con Lui. La Chiesa è innanzitutto l’insieme di coloro che, chiamati da
Lui, stanno con Lui, vivono in Lui, Cristo-Amore, formano un ‘corpo mistico
o spirituale’. E di questa Chiesa universale (in questo senso cattolica)
fanno parte tutti coloro che, anche senza saperlo esplicitamente, ma
ispirati dallo Spirito-Amore, camminano cercando di amare come l’ Amore
fatto carne (Gesù Cristo) ha amato. “Gesù diede loro il potere di scacciare
gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d’infermità”.
Proprio come ha fatto Lui, che non faceva miracoli come un guaritore a
pagamento o per sorprendere, né per essere applaudito, ma avendo cura e
relazione affettuosa e amichevole liberatrice con il malato. “I nomi dei
dodici apostoli sono: Pietro, …” Chiamati per nome . La chiamata è
sempre personale Ognuno con la sua storia, storie molto diverse, di gente
semplice, di carattere diverso, di indole diversa. Messi insieme senza
tener conto se si è adatti, se si hanno le qualità per vivere in
fraternità. Per fare comunità che testimonia non servono tanto le
qualità, i valori di ognuno, servono ‘le debolezze’ riconosciute, le
sconfitte, i ‘tradimenti’ riconosciuti e offerti allo Spirito che tutto fa
cooperare al bene, alla Fraternità. “Non andate fra i pagani e non entrate
nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della
casa d’Israele.” Il Vangelo va letto tutto (come la Bibbia ) e
interconnettere le differenti affermazioni, prima di scegliere una frase,
una affermazione e assolutizzarla mettendola in contrasto o opposizione con
altre affermazioni (Testimoni di Geova). Siamo all’inizio del ministero di
Gesù, la sua intenzione è quella di cominciare a condividere, a
testimoniare della vicinanza di Dio, del Padre proprio dai più vicini,
dalla sua gente. Alla fine del Vangelo di Matteo ci sarà l’invio a tutte le
genti. La prima evangelizzazione da svolgere è quella di essere prossimi
delle persone che ci stanno accanto, i familiari, i vicini, i colleghi di
lavoro E Gesù si rende conto come è la missione più difficile e
impegnativa (nessun profeta in patria!), perché è facile dire : Io amo
tutti gli Africani, i cinesi, poi nella vita quotidiano abbiamo difficoltà
ad accogliere, a non giudicare, a volere veramente il loro bene, e
gratuitamente! Sola realtà invece di vita che annunci il Regno di cieli
vicino; Talmente vicino che è là in mezzo a noi, perché radunati nel suo
nome.