Vangelo 12.04.2021 (Gv 3,1-8)
1 C’era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei. 2 Egli
andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei un maestro
venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è
con lui». 3 Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non
rinasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio». 4 Gli disse Nicodèmo:
«Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda
volta nel grembo di sua madre e rinascere?». 5 Gli rispose Gesù: «In
verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può
entrare nel regno di Dio. 6 Quel che è nato dalla carne è carne e quel che
è nato dallo Spirito è Spirito. 7 Non ti meravigliare se t’ho detto: dovete
rinascere dall’alto. 8 Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma
non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito».
(Gv 3,1-8)
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COMMENTO.
In India nel 1992, durante uno dei 40 pellegrinaggi (ogni giorno circa 3
ore e mezza) attorno alla collina di Arunachala, sacra per la discesa del
Fuoco Shiva, incominciai a formulare come mantra una preghiera interiore:
Spirito di Gesù Cristo, del Padre misericordioso, *Grande Spirito, ti adoro
nelle profondità del mio cuore, Tu che misteriosamente sei la mia vera
identità.** Trovo conferma nel vangelo di oggi:** ‘Quello che è nato
dallo spirito è spirito”.* Mistero immenso, ma una luce che illumina la
notte, le nostre notti, le confusioni in cui viviamo nella Con-fusione di
Spirito (Dio) e l’Umano. *’Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano
anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai
mandato’*. (Gv 17, 21) Tienilo ben presente, Giuseppe, amico mio, quando
non sai più chi sei. Quando sei preso da tante paure e non credi di farcela
per un lavoro fisso di 8 ore che non facevi più da ‘secoli. Quando pensi di
non valere niente, di non avere più voglia di niente … Non affannarti a
ricordare il sangue della famiglia di carne, della mamma, fai memoria del
‘sangue’ vero che ti abita dalla nascita, ma effuso nel Battesimo e ripreso
nella Cresima. Il tuo vero ‘sangue’ è divino, è Spirito e Verità, tu sei
veramente figlio del Padre di tutti … Mamma mia! E se fosse proprio vero?
Se fosse vero che quell’Uomo che fa ‘segni’ eccezionali, di guarigione, di
muti che parlano, ciechi che vedono, peccatori pubblici accolti e cambiano
vita, viene veramente da Dio, Figlio di Dio?
Nicodemo (Nico= signore, demo=popolo, signore del popolo), di fatto ‘Capo
dei Giudei’, uomo giusto, che conosce la legge, è affascinato da
quell’uomo. Lo cerca, ma ha paura, teme il giudizio impietoso dei suoi
amici farisei, del Sinedrio. Non è opportuno manifestare simpatia per il
Galileo: va da lui nella notte. Quanti siamo come lui! Spaventati dal
giudizio degli altri, in pericolo se difendiamo i diritti dei poveri, della
terra … *’Come può un uomo nascere quando è vecchio’?* Non confondere le
due nascite, sono proprio diverse pur integrandosi … ‘Il* vento soffia dove
vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di
chiunque è nato dallo Spirito». “L*’uomo è l’unico animale che ha Dio nel
sangue! Nel sangue! Non come qualcosa di separato, di sopraggiunto, ma come
vita della mia vita” (Vannucci). Nascere dallo Spirito richiede un
cambiamento di mentalità, un cambiamento di cuore, richiede un cuore nuovo
(che ci viene dato!) in cui prevale misericordia e umiltà! Allora andremo
come Nicodemo, superando le paure, a ‘seppellire i morti … a visitare i
prigionieri, a condividere quanto abbiamo con l’affamato’ nel Vento dello
Spirito. (fr.Tom)