Vangelo 11.05.2024 (Gv 16, 20-23)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “In verità, in verità vi dico:
voi piangerete e vi rattristerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete
afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia. La donna, quando
partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla
luce il bambino, non si ricorda più dell’afflizione per la gioia che è
venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nella tristezza; ma vi
vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi potrà togliere
la vostra gioia.
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COMMENTO.
“In verità, in verità vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il
mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si
cambierà in gioia” Riprendendo l’ultimo versetto di ieri, viene
sottolineata l’importanza del messaggio contenuto; un messaggio che
riguarda tutta la vita umana e del cosmo: dalla sofferenza, dalla tristezza
alla gioia; dal rallegrarsi del mondo (ma non è gioia) mentre i discepoli
soffrono, alla gioia dei discepoli e il pianto del mondo. E’ un processo
naturale al seguito di Gesù. Siamo fatti per la gioia, che è il timbro
autentico del Regno di Dio. “La donna, quando partorisce, è afflitta,
perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si
ricorda più dell’afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo.”
Non a caso Gesù porta l’esempio della donna che partorisce. E’ il mistero
dell’universo, delle nostre vite. La sofferenza della donna che partorisce
è simbolo di tutte le sofferenze del misterioso travaglio naturale in cui
l’umanità si trova insieme a tutta la Creazione (Rom 8: La creazione soffre
e geme nelle doglie del parto…).Guai a chi procura sofferenza ai
fratelli e sorelle, alla Natura; ma tutte le sofferenze possono essere
vissute come dolori di parto per generare vita nuova. Ed è gioia di una
rosa che sboccia in inverno, di un bambino non voluto, ma poi accolto e
portato in braccio con gioia, di un per-dono costato lacrime ma che ha
liberato la coscienza da un peso enorme e sprigionato gioia di nuova
creazione e nuova vita. “Il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi potrà
togliere la vostra gioia” . Dono di Dio, dono di Gesù la gioia. E la sua
Gioia è la nostra forza! (Neemia). La si incontra come regalo che ci è
fatto sul sentiero del non far soffrire gli altri e sul sentiero delle
sofferenze accettate a causa del Suo nome, cioè nel servizio ai fratelli,
nel donare la vita per amici e nemici. Vieni Signore Gesù con il tuo dono
di Gioia sulla via della Croce da te percorsa nell’amore, con amore, per
amore.