Vangelo 09.10.2021 (Lc 11, 27-28)
In quel tempo, mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e
gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha
allattato!».
Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la
osservano!».
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COMMENTO.
Siamo in cammino verso Gerusalemme, Gesù dà insegnamenti sulla preghiera,
scaccia un demonio da un uomo muto, che ricomincia a parlare, dà alcuni
insegnamenti sul comportamento degli spiriti immondi e improvvisamente una
donna dalla folla dichiara: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno
che ti ha allattato!», cioè beata Tua madre, riprendendo forse il grido di
Elisabetta: Beata te che hai creduto alla parola. Luca intende riconoscere
la bellezza della maternità fisica di Maria, anche il privilegio d’una
concezione immacolata, però nella risposta che Gesù dà alla donna,
evidenzia la vera grandezza di Maria; in tal modo evidenzia la vera
grandezza del cristiano, di ogni uomo, di ogni donna. «Beati piuttosto
coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!» Maria è madre del
Signore perché l’ha generato fisicamente, ma l’ha generato perché ha
creduto alla Parola. Maria è colei che crede alla parola, quando non la
capisce la porta nel cuore, la medita. custodisce tutte queste parole
confrontandole nel suo cuore (alla nascita, al tempio con Gesù di 12 anni).
Così facendo Maria concepisce la parola e riesce a metterla in pratica. La
vera maternità è ascoltare, che è il passo fondamentale di accogliere.
Concepisci qualcuno quando lo ascolti, lo accogli dentro di te, gli lasci
spazio. Allora ti abita, vive in qualche modo in te e tu in lui. Mi piace
quel ‘piuttosto’ (Beati piuttosto…) non toglie niente alla grandezza
della maternità fisica di Maria, ma sottolinea la vera grandezza di Maria,
di ogni donna, di ogni uomo. Beati piuttosto quelli che ascoltano in
verità la Parola di Dio. Solo ascoltando la Parola di Dio possiamo renderci
conto di ciò che Dio ci dice e ci chiede, possiamo accoglierlo e arrivare a
scoprire la nostra missione e così generarLo, diventare (paradosso) madre
di Dio. Beati piuttosto coloro che ascoltano il prossimo in verità, lo
generano, perchè uno è figlio quando è accolto, custodito, ascoltato e
amato. A volte mi meraviglio, Padre e Madre di tutti, Tu Figlio amato, Tu
Amore-Spirito, che ci hai fatti così fragili, così deboli e allo sesso
tempo così meravigliosi, così impastati della tua Bellezza.