Vangelo 09.01.2023 (Mc1,14-20)
vangelo di Dio e diceva: 15 «Il tempo è compiuto è il regno di Dio è
vicino; convertitevi e credete al vangelo».16 Passando lungo il mare della
Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti
in mare; erano infatti pescatori. 17 Gesù disse loro: «Seguitemi, vi farò
diventare pescatori di uomini». 18 E subito, lasciate le reti, lo
seguirono. 19 Andando un poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo di
Zebedeo e Giovanni suo fratello mentre riassettavano le reti. 20 Li chiamò.
Ed essi, lasciato il loro padre Zebedeo sulla barca con i garzoni, lo
seguirono.
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COMMENTO.
‘Convertitevi’.… Seguitemi’ Due verbi, un orientamento preciso, un concreto
cammino di vita possibile al seguito dell’Uomo venuto da Nazareth e dal
deserto di 40 giorni, un tempo transitorio, il probabile tempo della vita
terrena. La conversione: non un’ideologia diversa, non una formula nuova,
non un’altra religione, ma uno sguardo, un passo, un cuore rivolto
decisamente al Figlio di Dio beneamato. Tempo di computer, di digitale,
viene a mancare uno sguardo personale, non giudicante, accogliente, uno
sguardo giovane e antico come quello dell’Abba, Padre misericordioso. Gli
occhi sono diventati lo strumento principale per incontrare l’altro
avvolgendolo con i sentimenti, la tenerezza, la bontà che uno sguardo può
comunicare. Al mattino per favorire una bella conversione degli occhi,
prego così: Oggi voglio guardare il mondo con i tuoi occhi pieni d’Amore.
Così i passi; verso chi cammino normalmente, dove mi portano i miei passi?
Verso il prossimo in difficoltà, malato, carcerato…? ‘Credete al
Vangelo’. Credete alla Buona notizia, all’Evangelo di Gesù di Nazareth, di
Cafarnao, del Calvario e Risorto. Lui ama e si è fatto così piccolo e in
basso che nessuno viene escluso dalla sua bontà. Abitato spesso da varie
paure, credere al Vangelo è accogliere oggi l’Amore di Dio per me e
sentirlo come dono impagabile di Gesù. “Il tempo è compiuto è il regno di
Dio è vicino.” Il regno di Dio si è fatto vicino con la nascita di Gesù,
con il suo passare facendo bene e il bene, con il suo morire d’Amore.
Alzandomi ogni mattina mi chiedo: Dov’è il Regno di Dio? È qui e
adesso! Dio è presente nel presente. Allora apro di più gli occhi su
questo tempo di guerre e violenze e anche di bene nascosto, li apro sul mio
luogo dove abito (Una bella natura, una città vicina rumorosa e caotica).
Non è troppo difficile riconoscere la presenza di Gesù risorto personale e
cosmico, e poi lo sguardo sui miei fratelli e sorelle vicini con desiderio
di amarli come Gesù li ama…. ‘Li chiamò. Ed essi, lasciato il loro padre
Zebedeo sulla barca con i garzoni, lo seguirono.’ Essere discepoli è
seguire, non imparare dottrine o esempi per poi insegnare, ma essere al
seguito, mettere i piedi nelle orme di Gesù, come Charles de Foucauld, ed
essere testimoni con la vita. La fede è mistero-realtà di piedi più che di
testa, di piedi che passano e portano là dove passa e va Colui di cui si è
innamorati.