Vangelo 08.09.2021 (Mt 1, 1-16.18-23)
….Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria,
dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo. Ecco poi come avvenne la nascita
di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima
che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito
Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise
di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco
che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: “Giuseppe,
figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché
quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un
figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi
peccati”. Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto
dal Signore per mezzo del profeta: “Ecco, la vergine concepirà e partorirà
un figlio che sarà chiamato Emmanuele”, che significa “Dio con noi”
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COMMENTO.
Celebrare la natività di Maria, è come andare a vedere l’Alba dalla Rocca
di Manerba, quella punta di roccia che ti dà la possibilità di guardare a
360 gradi il lago, i paesi delle tre regioni (Lombardia, Veneto, Trentino)
lungo tutta la costa del lago, la bella catena delle Alpi lontano verso
nord, Sirmione e la sua lunga penisola e tutto un paesaggio ordinato di
oliveti, vigneti e altro. E’ un dono, un regalo poter iniziare il giorno
inondati da tale luce, respirando il Soffio di vita che, come brezza, ti
avvolge nel silenzio animato solo dallo sciabordio delle onde quando il
lago è un po’ agitato, e ti spinge ad abbracciare tutto e tutti, ogni
vivente del Creato come fratello o sorella dell’Universo. Ancora mi fa
capire che sono io dono, che sono qui e ora per-dono, per-donato e allora
sarà per-donato e per-donando che trovo il vero senso della vita. Queste
cose intravedo nel Vangelo di oggi, dal come avvenne la nascita di Gesù.
Ecco allora: “…Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo
sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo”. Dopo tante volte
che si dice il tale generò il tal altro, arriva la novità assoluta:
Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù
chiamato Cristo. E tale nascita avviene per opera dello Spirito Santo. Lo
stesso Spirito che aleggiava sulle acque nella prima creazione, ora aleggia
su Maria e nasce una nuova Creazione, un nuovo periodo, una nuova alleanza,
un’alleanza di sposalizio, di solo amore. Tutti possono rallegrarsi, non
solo Maria incinta di Spirito Santo, ma ognuno di noi, ogni persona umana
perché Maria è madre, è unica, è regina, ma soprattutto è nostra sorella.
Nel mistero di ognuno di noi ‘unico’ davanti a Dio, in Dio, è possibile
capire il cammino incredibile, non facile di fede di Maria (“Beata te che
hai creduto”! dice Elisabetta, la cugina, ed è il titolo di un libro di
Carlo Carretto in cui è messa in evidenza la durezza del cammino di fede e
dunque l’umiltà di Maria). Anche ognuno di noi passa di lì, anche ognuno di
noi ha un cammino di figlio/a di Dio, di sposa di Dio, di madre di Dio, di
fratello-sorella di ogni altro, di discepolo/a di Gesù Cristo. C’era un
canto a Maria quand’ero ragazzo e giovane che mi piaceva, ma non capivo
bene: “Dell’aurora tu sorgi più bella….. non c’è stella più bella di
te”. Ora credo di capirlo un po’ meglio, anche se lo canterei così: Nella
storia tu sei un’aurora/ e racconti l’Amore di Dio./ Bella e santa la
storia di ognuno/a/ perché unica e nuova in Gesù. Credo che ognuno è fatto
per sentire la voce dell’angelo o del profeta che gli dice: Tu concepirai e
partorirai un figlio e lo chiamerai Gesù o Emmanuele, Dio con noi. Madre
di Gesù e Madre nostra, Sorella e Amica, grazie di esistere. Con te
riusciremo a svegliare l’aurora di una nuova epoca.