Vangelo 06.10.2021 (Lc 11, 1-4)
1Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi
discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha
insegnato ai suoi discepoli». 2Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno;3dacci ogni giorno
il nostro pane quotidiano,4e perdona a noi i nostri peccati, anche noi
infatti perdoniamo a ogni nostro debitore, e non abbandonarci alla
tentazione».
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COMMENTO.
“Signore, insegnaci a pregare”. Abbiamo sempre bisogno d’imparare a
pregare, perchè pregare è vivere davanti a Dio, alla sua Presenza. E’
imparare che siamo alla presenza del Padre, di un Tu che ci fa essere noi
stessi. Se con fiducia e cuore libero chiamo Dio Papà, entro nel suo
amore, scopro il segreto della vita, del Cosmo, di ognuno e tutti. Che è
segreto di relazione filiale, paterna e materna, e scoprirò anche che è
relazione di sposo e sposa comunque sempre di relazione d’amore. “Quando
pregate, dite: Padre”. Pregare è amare. Ma possiamo dire Papà con la bocca
e avere il cuore, la vita a mille miglia. La preghiera, crescerà sempre
sulla nostra bocca se facciamo crescere l’affetto, l’amore per il Padre e
per i fratelli. Dicendo con sincerità: insegnaci a pregare includiamo
spontaneamente: insegnaci ad amare. In altre parole: donaci, Papà dal cuore
di Mamma, il tuo Spirito d’Amore per il Figlio Gesù e lo Spirito d’Amore di
Gesù tuo figlio per Te e donaci il vostro Spirito d’amore per tutti e tutte
le creature. Pregare, dire Papà a Dio e amare vanno insieme. Insegnaci a
dire Papà con la bocca nei momenti dedicati esplicitamente alla preghiera,
ma insegnami a dire un silenzioso ma reale Papà quando lavoro, quando
cammino, quando mangio, quando sono al mercato. In tutti questi momenti
riuscire a cogliere che gli altri che incontro, tutte quelle facce sono
tutti, come me, figli di un Dio Padre con cuore di Madre, tutti amati
infinitamente, allora più facilmente mi rapporto a loro come fratelli e
sorelle, con amore, ed è preghiera. La preghiera è il respiro della vita.
Io sono una preghiera in cammino, sempre e poi ci sono anche momenti in
cui mi ritiro e prego da solo, ma di fatto con il Cosmo, oppure mi unisco
ai fratelli e sorelle e preghiamo insieme e celebriamo la Messa con tutte
le creature, con l’universo, riconoscendo che siamo fratelli e sorelle
tutti e tutte le creature. “Sia santificato il tuo nome, venga il tuo
regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdona a noi i
nostri peccati, anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore”. Tutte
queste richieste prendono ora una luce, un significato più chiaro. Se
Invochiamo ogni giorno Dio con sincerità come Padre-Madre (Abba) capiremo
che il Suo nome è santificato, il suo regno viene nell’amore fraterno gli
uni per gli altri, in particolare nell’amore gratuito dei piccoli, dei
miseri, nel rispetto e cura del Creato, nell’ amore di per-dono,
misericordioso di amici e nemici, come il Padre è misericordioso verso
tutti. “E non abbandonarci alla e nella tentazione”. La grande
tentazione è di non perdonare, di neanche pregare per chi ci ha offesi.
Gesù, Fratello e Amico, insegnaci a pregare a dire ‘Padre’, Papà-Mamma
anche e soprattutto in quei momenti.