Vangelo 03.05.2022 (Gv 6,35-40)
fame e chi crede in me non avrà più sete. Ma vi dissi che, pur avendo
visto me, tuttavia non credete. Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me e
chi viene a me non lo getto fuori. Perché sono sceso dal cielo non per fare
la mia volontà, ma la volontà di chi mi inviò. Ora questa è la volontà di
chi mi inviò: che di quanto mi ha dato nulla perda, ma lo risusciti
nell’ultimo giorno. Questa è infatti la volontà del Padre mio: che chiunque
vede il Figlio e crede in lui, abbia la vita eterna e io lo risusciterò
nell’ultimo giorno.
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COMMENTO.
“Io-Sono il pane della vita, chi viene a me non avrà più fame.” L’umano ha
fame d’amore, il suo bisogno più grande è di essere amato e di amare. Ogni
sua azione rivela e spesso nasconde (è come una rivelazione al contrario)
questa fame di amore e di donare amore, così che spesso dietro i delitti
più gravi c’è un rauco grido d’amore. Con la Samaritana al pozzo, la sete
era sete d’acqua di vita eterna, in realtà sete d’amore. Con questi di
Cafarnao ha fatto venire la fame del pane, Pane di Vita, in realtà fame
d’amore. “Dacci sempre questo pane”. Il pane è simbolo della vita, nel
pane c’è tutto il bene e il male dell’uomo nelle sue relazioni, nel pane
c’è la fatica, la gioia. Umile, necessario, disponibile, appetibile il
pane ha tutti attributi che si possono applicare all’Io sono il pane della
Vita, quel Figlio dell’Uomo, Gesù di Nazareth di cui si può dire in modo
unico: Buono come il Pane! Gesù che è Io-Sono (Dio dell’Esodo-Uscita verso
la Casa comune finale), che è Vita-Verità e Via, che è dal Padre, nel
Padre, che è Spirito Cosmico , che è Amore, qui ci rivela il mistero
dell’Amore che a tutti dà vita. Non solo ma per chi ‘vede’, niente va
perduto di quanto appartiene al simbolo del Pane. Chiunque vede il Figlio e
crede in lui, abbia la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Vedere e credere in Gesù è ricerca di somiglianza a Lui, (non a tutti i
costi, ma solo per amore), è desiderio forte di vivere come Lui ha vissuto
e condividere sofferenze e gioie, soprattutto diventare anche noi pane per
tutti….. “Mi è impossibile capire l’amore senza la ricerca di una
somiglianza, l’amore senza la condivisione di tutte le pene, senza il
desiderio ardente di conformità (Charles de Foucauld). E Charles , come
dirà lui stesso, perderà la sua vita per amore di quel Pane nell’Eucaristia
, di quel Pane di Cristo che sono i poveri, gli ultimi, gli scarti di
umanità di oggi, di quel Pane che è nella barca (Chiesa e ci sono anch’io)
scossa dai venti. Spirito che aleggi dappertutto, Vento che scuoti monti e
mari, Tu Soffio leggero nei cuori, facci ‘vedere’ il Figlio Gesù-Amore
così che, come Chiesa, avvertiamo la fame che ci abita, il bisogno di
passare dal mettere il catechismo, la legge morale prima del Vangelo,
dall’essere maestri senza essere discepoli, dal seguire una religione al
seguire Gesù, Pane di Vita , Mistero d’Amore.