Vangelo 03.01.2023 (Gv 1, 29-34)
l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! 30 Egli è colui
del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era
prima di me”. 31 Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare
nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». 32 Giovanni
testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba
dal cielo e rimanere su di lui. 33 Io non lo conoscevo, ma proprio colui
che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai
discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”.
34 E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
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COMMENTO.
“Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio,
colui che toglie il peccato del mondo.” Affermazione sconvolgente per i
discepoli di Giovanni, per i sacerdoti del Tempio, per gli scribi di tutte
le religioni, per i farisei di ogni tempo. Buona notizia per i ‘peccatori’,
per i ‘feriti’ della vita nel mondo. Non un Dio lontano, onnipotente e
padrone, cui obbedire ciecamente, buono, ma che bisogna guadagnarselo,
bensì un Dio che si è fatto vicino. E’ lui che ha preso l’iniziativa della
salvezza e si fa vicino a me, a te, a noi. Dio ci viene incontro. Spesso
sento dire: Dio mi ha dimenticato, Dio è lontano, chissà dove è andato? E’
il rovescio la verità: sono io che mi allontano, che non mi lascio trovare.
Tommaso, Lucia, Paolo, dove sei? S. Agostino: Ti ho cercato fuori, lontano
dappertutto e Tu eri dentro di me, più prossimo a me di me stesso e non lo
sapevo. Dio mi si fa vicino in tanti modi, con tanti segni concreti in
particolare la Parola o il Vangelo (sarebbe cosa buona meditarlo ogni
mattina o alla sera), un’alba camminando, un tempo di silenzio, gli
avvenimenti che mi accadono… Mi lascio incontrare? Lo riconosco come
agnello di Dio, come Fratello e Amico che ha dato la sua vita per amore?
“Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come
una colomba dal cielo e rimanere su di lui”. Lo Spirito, (cioè l’anima, il
cuore dell’Universo, Il Soffio di Vita, Energia viva e personale), scende
su questo figlio d’Uomo in fila con i peccatori, servitore di tutti, amico
dei malfattori. Il suo sarà dunque un battesimo di Fuoco d’Amore, nello
Spirito, di Figlio e Servo di Amore. Dio è amore e l’amore è a servizio
dell’uomo. E lo Spirito di Dio, l’Amore tra Padre e Figlio, dimora ora,
non più nel Tempio ma su quest’Uomo, agnello di Dio, Umile Pastore, e
dimora in tutti gli umani che accolgono il suo amore, che sono amati da
Lui. Ecco il kairos (tempo favorevole, di grazia) che stiamo vivendo, il
tempo di riconoscere e accogliere con i pastori, con i piccoli e gli scarti
della società Gesù che viene a noi bambino, agnello di Dio, oggi, proprio
nel dramma di pandemia, di divisioni ideologiche che diventano guerra.
Ecco il tempo di lasciarci trovare da Lui, mentre noi ci perderemmo in
domande e risposte ideologiche. Nella nostra fragilità, nella sofferenza
nostra e di tanti, nell’incertezza che sconvolge, donaci, Signore, di
sentirti vicino, Emmanuele Dio con noi. Maranatha, Vieni, donaci ancora
di essere ribattezzati ogni alba nello Spirito di Gesù di Nazareth,
dell’Uomo compassionevole, e che gli altri possano ‘vedere’ e ‘sentire’ in
noi il Dio vicino. Bambino, Fratello e Amico.