Vangelo 02.11.2024 (Gv 6, 37-40)

In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà
a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso
dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha
mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda
nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.
Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e
crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
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COMMENTO.
“Gesù disse alla folla: «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui
che viene a me, io non lo caccerò fuori,”, Andiamo tutti a Lui, ed è bene
andare coscienti e percorrendo la Sua via, cioè con Lui e in Lui. Oggi,
giorno dei morti, ci porta nel passato, con ricordi e nostalgia; siamo
andati o andiamo al cimitero e depositiamo sulla tomba di parenti o amici
defunti fiori, ricordi e preghiera, Depositiamo e non rimaniamo lì né con
il corpo, né con lo spirito. “Questa è la volontà di colui che mi ha
mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo
risusciti nell’ultimo giorno” Giorno dei morti, può chiuderci nel passato;
per la liturgia, per Gesù è giorno di oggi e di domani. Ha detto: “Questa
infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in
lui abbia la vita eterna”; Per Gesù la cosa più importante non è una vita
lunga a tutti i costi, ma nel vivere già ora una vita ‘eterna’, cioè una
vita di fiducia, una vita veramente umana-divina Quando incontro qualcuno
che mi dice: la salute è tutto, quasi mi arrabbio, poi sovente m’accorgo
che chi dice così è dominato dalla paura della morte, è sofferente, allora
rispondo con dolcezza: E’ tutto il sentirsi o essere amati da Qualcuno e
amare appassionatamente. È importante la salute e non è fondamentale non
morire, ma vivere già ora una vita ‘eterna’, cioè pienamente umana, una
vita d’amore di cui si possa dire: ne vale davvero la gioia. In più vivere
abitati dalla speranza. Gesù ha anche detto: ‘Vado prepararvi un posto e
desidero che siate là dove sono io con il Padre’. Ecco la nostra speranza
è basata su questa promessa dell’Amico Gesù che ci aiuta a vedere la Vita
sempre più avanti, oltre, soprattutto quando attraversa la morte. Un credo
che utilizziamo sovente recita: ‘Credo la Resurrezione dei morti, che ci
dona la speranza che nulla va perduto nella nostra vita, nessun frammento
di bontà e di bellezza, nessun sacrificio per quanto nascosto, nessuna
lacrima, nessun pianto e nessuna amicizia’. Preghiamo da secoli: L’eterno
riposo, dona loro, Signore. Preferisco dire, senza nulla togliere alla
bellezza del riposo, l’eterna Gioia dona loro, Signore. Si, perché Dio ci
ha fatti per la Gioia, non per la morte e il dolore. Dio è risposta al
grido di beatitudine dell’Uomo, dell’Universo. L’Eterna gioia, dona loro,
o Signore, e possano godere della Luce eterna.