Vangelo 02.07.2022 (Mt 9, 14-17)
“Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non
digiunano?” E Gesù disse loro: “Possono forse gli invitati a nozze essere
in lutto mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni quando lo sposo
sarà loro tolto e allora digiuneranno. Nessuno mette un pezzo di stoffa
grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo squarcia il vestito e si
fa uno strappo peggiore. Né si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti
si rompono gli otri e il vino si versa e gli otri vanno perduti. Ma si
mette vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano”.
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COMMENTO.
“ Si mette vino nuovo in otri nuovi”. Tutto nuovo, eppure quel Vino sempre
nuovo è antico come l’universo. E’ il vino delle nozze, è il Vino-Amore
sempre nuovo che richiede otri nuovi, cioè forme nuove. Anche il digiuno è
un otre dell’Amore, e Gesù propone di vivere il digiuno come otre nuovo
perché possa contenere e diffondere Amore .“Perché, mentre noi (discepoli
di Giovanni) e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?” Se
digiunare è dentro una regola o legge come essenziale, legandosi così al
passato (Farisei) o un’auto-imposizione moralistica per un futuro di vita
(discepoli di Giovanni), si rimane dentro un modo vecchio di pensare, un
rapporto dell’uomo con un Dio lontano, un Dio da meritarsi con sacrifici,
preghiere, digiuni appunto, digiuni di dovere. Dovere, far vedere che
prego, che faccio elemosina e digiuno: Che tristezza! “Possono forse gli
invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro?” Nella Bibbia,
Parola di Dio, l’immagine di Dio Sposo e l’umanità sposa è una delle più
sottolineate e va con l’immagine del banchetto, del mangiare. Cosa manca
all’uomo, di che cosa ha bisogno? Di essere amato e di a amare. Ora Gesù,
Amore del Padre, venuto tra noi, vivo in mezzo a noi fino a poterlo
mangiare nella Eucaristia è sempre con noi (Mt 26). Un umano non gioioso
non può dirsi cristiano, un cristiano credente che digiuna con la faccia da
funerale non è vero umano. “Verranno però i giorni quando lo sposo sarà
loro tolto e allora digiuneranno”. Ci sono i momenti in cui sentiamo Dio
lontano, mancante nella nostra vita (sofferenze varie, cattiverie verso il
prossimo …) e nella realtà umana e cosmica (pandemie, fame di tanti,
guerre …) Sono momenti di ‘digiuno’ d’Amore da vivere anche come digiuno
di cibo, di occhi, di parole inutili … Momenti di digiuno, nascosto agli
occhi della gente, ma nella gioia ricordando che Gesù, l’Amore del Padre,
ci raggiunge proprio nei nostri fallimenti e peccati, è presente nei
drammi della storia e chiama noi a essere ‘presenti’ anche con preghiere e
digiuni. Non lasciamoci rubare la gioia da digiuni fatti per dovere, non
lasciamoci rubare il sorriso da digiuni fatti con priorità per la salute
fisica e non dello spirito. Evitare il lamentarsi è fondamentale nei
tempi di digiuno d’amore. Liberiamo la gioia di amare e lasciarci amare
anche con il digiuno di momenti di fallimento vissuti nella speranza
d’incontro con Dio, lo Sposo.