Vangelo 01.06.2024 (Mc 11, 27-33)
vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani 28 e gli
dissero: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità
di farle?». 29 Ma Gesù disse loro: «Vi farò una sola domanda. Se mi
rispondete, vi dirò con quale autorità faccio questo. 30 Il battesimo di
Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi». 31 Essi
discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, risponderà: “Perché
allora non gli avete creduto?”. 32 Diciamo dunque: “Dagli uomini”?». Ma
temevano la folla, perché tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un
profeta. 33 Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». E Gesù disse
loro: «Neanche io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
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COMMENTO.
Mentre egli camminava nel tempio, vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli
scribi e gli anziani e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? O
chi ti ha dato l’autorità di farle?». Gesù è di nuovo a Gerusalemme (da
Betania) dove era entrato cavalcando un asinello, il giorno dopo aveva
scacciato i venditori e prima aveva maledetto il fico senza frutti . Capi
dei sacerdoti, scribi, anziani hanno capito o almeno intuito che si
riferiva a loro, che era tempo di cambiare; che Dio non è quello della
religione ufficiale, non è presente nel tempio, ma in Lui e quindi in ogni
persona umana ; l’alleanza con il popolo d’Israele, mal ‘pascolato’ non ha
portato frutti, quindi…: Messi in discussione, passano all’attacco: Chi
ti ha dato l’autorità (il potere) di fare queste cose? Essi intendono
l’autorità come potere, un potere divino, di un Dio che domina, che si
identifica con la Torah (Legge) non con le persone, non con il povero, non
con la pietra scartata dai costruttori. Se ascoltassero bene le scritture
cambierebbero, ma di fatto sono Capi, sono Maestri, sono Anziani di un dio
a loro immagine, non viceversa. E lo scontro tra due idee di Dio, lo
scontro tra istituzione religiosa e colui che, povero uomo di Nazareth, la
scardina si fa più serrato. Alla fine Gesù sarà vittima non del Padre, sarà
ucciso come bestemmiatore dal potere istituzionale, un potere di dominio
che alla fine provoca morte. Lui invece ha il potere di dare la vita, di
servire, il potere dell’amore che fa resuscitare anche i morti. Se
guardiamo alla storia possiamo constatare che la religione è stata ed è in
tante occasioni uno strumento di oppressione presso tutti i popoli. «Vi
farò una sola domanda. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli
uomini? Buona domanda che obbliga chi l’aveva interrogato a esporsi, a
scoprirsi davanti alla folla, a tutti..E si nascondono, hanno paura della
folla. Come cristiani, come umani veri siamo spesso invitati a rispondere
a domande, a esigenze del Vangelo, come quella di ‘lasciar tutto’ o di
‘condividere ciò che abbiamo’ o più forte ancora: ‘Vedi in ogni essere
umano un tuo fratello? Che ne fai di tuo fratello?’ E lì ci blocchiamo….
«Neanche io vi dico con quale autorità faccio queste cose». Silenzio di
Dio, silenzio di Gesù che ci lascia in guerra, ci ammazziamo, distruggiamo
il Creato… Come di fronte alla domanda che gli farà Pilato. Che cos’ è la
verità.? Silenzio. I sommi sacerdoti, gli scribi, gli anziani hanno la
risposta davanti a loro, Pilato l’avrà davanti a lui. Quell’Uomo che ama,
quello che lava i piedi ai discepoli, quello che risponde alle domande
con altre domande per risvegliare a una risposta con la vita, che muore lui
perché tutti vivano, che per-dona e non condanna….che fa splendere la
vita ogni mattina con il sole che sorge sui buoni e meno buoni….Lo vedo?
Lo ascolto? Lo ritrovo nelle mie sorelle e fratelli tutti? Come mi dice
Papa Francesco. Sorgi in me, Spirito, perché sia capace di rispondere con
la vita alla domanda circa la sacralità di ogni vivente, circa il per-dono
a chi ce l’ha con me.