Vangelo 01.01.2023 (Lc 2, 16-21)

In quel tempo, [i pastori] 16 andarono, senza indugio, e trovarono Maria e
Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. 17 E dopo averlo visto,
riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 18 Tutti quelli che
udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. 19 Maria, da parte
sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. 20I pastori se
ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito
e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni
prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato
chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
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COMMENTO.
“[I pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il
bambino, adagiato nella mangiatoia”. Dopo l’annuncio degli angeli circa
il Bambino (gloria di Dio e pace agli uomini) i pastori dialogando tra di
loro, vincendo forse la pigrizia, la difficoltà del viaggio, la paura
dell’ignoto, decidono di ‘andare ’e fare esperienza concreta. Trovano
Maria e Giuseppe, ma soprattutto il Bambino adagiato nella mangiatoia,
cioè come se fosse già la Cena del giovedì santo. In questo Bambino
scoprono Dio e intuiscono e in qualche modo ascoltano tutta la storia del
Bambino da ragazzo, da grande, facendo così esperienza mistica di Dio.
Scoprono un Dio diverso dal Dio della religione del Tempio, un Dio
piccolo, ultimo, servo di tutti, consegnato nelle mani del Padre e di
tutti, anche dei malfattori. Forse intuiscono veramente che lì è la Gloria
di Dio, lì è la Pace per tutti gli uomini amati dal Signore e che accettano
il Suo amore. “Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro
dai pastori”. E non ci stupiamo mai noi quando sentiamo parlare di Dio
dagli esclusi, dai piccoli, dagli ‘atei’? Parlano di un Dio Amore, che ama
tutti, un Dio non potente, non giudicante, misericordioso, diverso
dall’immagine di Dio che viene da molti preti e vescovi, dai cosiddetti
‘buoni e giusti’ religiosi, ed è la causa dell’ateismo di tanti. La
religione sovente porta avanti false immagini di dio potente che ha tutto
in mano e noi dobbiamo essere come lui e così ci scanniamo nel suo nome.
Dio è il bambino. Dio è amore e l’amore chiama amore altrimenti muore.
Amando il Bambino, amando i ‘bambini’ (chi non conta, chi è solo un resto
nella società e nella chiesa…) cresciamo nell’amore e diventiamo come
Dio. “Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo
cuore” . Conservare e custodire nel cuore è ritornare Bambini e questo
meditando, pregando, in silenzio adorante e umile servizio fatto con amore
puro, di bambino. Primo dell’anno dedicato a Maria e da più di 50 anni
“giornata della pace”. Come Maria, donna di Pace, ama: sei Pace. Come
Gesù Bambino di Dio Padre, per-dona: irradi Pace nei cuori e nel mondo.
(fratel Tommaso)