✅ Sì, il socio di una SRL può aderire al regime forfettario solo se non controlla la società né presta attività prevalente per essa, secondo la normativa vigente.
Un socio di una Società a Responsabilità Limitata (SRL) può aderire al regime forfettario solo se svolge un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale distinta dalla partecipazione nella SRL. La normativa italiana prevede infatti che il regime forfettario sia riservato alle persone fisiche che esercitano attività d’impresa, arti o professioni in forma individuale e che rispettino determinati limiti di ricavi e condizioni specifiche. Se il socio svolge attività lavorativa autonoma o imprenditoriale al di fuori della SRL, può optare per il regime forfettario a condizione che non superi le soglie previste.
In questo articolo verranno approfonditi i requisiti necessari per aderire al regime forfettario, le condizioni specifiche relative ai soci di SRL, e le implicazioni fiscali di tale scelta. Verranno inoltre analizzati i limiti di ricavi, le incompatibilità e le esclusioni previste dalla legge e verranno forniti esempi pratici per aiutare a capire quando un socio di SRL può effettivamente usufruire del regime forfettario.
Requisiti generali per aderire al regime forfettario
Il regime forfettario si applica a chi soddisfa i seguenti requisiti principali:
- limite di ricavi annui variabile a seconda dell’attività, generalmente fino a 85.000 euro;
- la persona deve esercitare un’attività individuale di impresa, arte o professione;
- non devono essere sostenute spese per lavoro dipendente o collaboratori superiori a certi limiti specifici;
- non ci devono essere partecipazioni in società di persone, associazioni o imprese familiari che svolgono la stessa attività;
- devono essere rispettate altre condizioni di esclusione come previsti dall’art. 1, commi 54-89 della Legge n. 190/2014.
Possibilità di aderire per il socio di SRL
Un socio di SRL che sia anche titolare di una partita IVA può aderire al regime forfettario solo se svolge un’attività autonoma o imprenditoriale differente da quella svolta dalla SRL. Nel caso in cui il socio svolga all’interno della società attività che comportino una partecipazione in forma societaria, non sarà possibile applicare il regime forfettario per tale attività.
Infatti, la normativa esclude dal regime forfettario chi partecipa direttamente o indirettamente a società di persone, associazioni professionali o imprese familiari che svolgono un’attività in relazione alla quale si intende applicare il regime forfettario. Tuttavia, se il socio svolge una attività individuale autonoma diversa dalla società, può applicare il regime forfettario, purché vengano rispettati i limiti di fatturato e tutte le altre condizioni previste dalla legge.
Esempi pratici
- Un socio di SRL che ha una partita IVA per una professione diversa (es. consulenza informatica personale) può adottare il regime forfettario se i ricavi non superano i limiti previsti.
- Se il socio svolge solo attività all’interno della SRL, non potrà aderire al regime forfettario per quella attività.
Requisiti e condizioni per l’accesso al forfettario per soci di SRL
Il tema dell’accesso al regime forfettario da parte dei soci di SRL è piuttosto complesso e richiede un’attenta valutazione delle condizioni normative previste dalla legge italiana. In linea generale, il regime forfettario è pensato per i liberi professionisti e le imprese individuali con ricavi o compensi entro certi limiti, ma per i soci di SRL alcune particolari regole possono influenzare l’accesso.
Principali requisiti per accedere al regime forfettario come socio di SRL
- Limite di ricavi/compensi: Il socio deve avere ricavi o compensi non superiori a 85.000 euro annui (valore aggiornato al 2024).
- Partecipazione attiva: Solo i soci che esercitano attività lavorativa nell’ambito della società possono ambire all’accesso, purché non si configurino situazioni di controllo dominante.
- Assenza di partecipazioni di controllo: Se il socio detiene una quota che consente il controllo della SRL o la influenza in modo determinante sulla gestione, il forfettario può essere precluso.
- Non essere contemporaneamente dipendente: La legge limita l’accesso a chi non è titolare di redditi da lavoro dipendente o pensione superiori a 30.000 euro.
- Attività esercitata: L’attività svolta deve rientrare nelle categorie ammesse al regime forfettario, quindi produttori di reddito d’impresa o professione nel senso stretto.
Condizioni specifiche e casi pratici
Il quadro normativo è stato delineato da diverse interpretazioni ufficiali e sentenze:
- Agenzia delle Entrate: ha chiarito che un socio che svolge attività lavorativa in modo continuativo e prevalente all’interno della SRL e percepisce un compenso diretto può utilizzare il regime forfettario solo se la quota di partecipazione non determina controllo.
- Giurisprudenza: alcune sentenze hanno escluso l’accesso al regime forfettario se il socio è considerato un collaboratore abituale o svolge mansioni che lo assimilano a un lavoratore dipendente.
Esempio pratico
Mario è socio di una SRL con una quota del 15% e svolge attività di consulenza all’interno della società. Nel 2023 ha percepito compensi per 40.000 euro e non ha altri redditi da lavoro dipendente superiori a 20.000 euro. In questo caso, Mario può aderire al regime forfettario poiché rispetta i requisiti di limite ricavi, non ha una partecipazione di controllo e non supera i limiti di reddito da dipendente.
Tabella riassuntiva dei requisiti
| Requisito | Condizione | Note |
|---|---|---|
| Limite ricavi/compensi | ≤ 85.000 euro | Valore aggiornato al 2024 |
| Partecipazione societaria | Minoritaria | Non deve configurare controllo o influenza dominante |
| Redditi da lavoro dipendente | ≤ 30.000 euro | Sommano ai redditi della SRL |
| Tipo di attività | Attività d’impresa o professionale | Compatibile con attività esercitate nella SRL |
Consigli pratici
- Verificare sempre la quota societaria prima di optare per il forfettario: una partecipazione superiore al 25% è spesso indice di controllo significativo.
- Consultare un consulente fiscale per valutare la combinazione di redditi da lavoro dipendente e da partecipazione, anche in relazione ai compensi percepiti.
- Documentare l’attività lavorativa svolta: avere evidenze chiare di una reale attività professionale è essenziale per difendersi da eventuali contestazioni.
Domande frequenti
Un socio di una SRL può aprire una partita IVA individuale in regime forfettario?
Sì, un socio può aprire una partita IVA come lavoratore autonomo e aderire al regime forfettario se rispetta i requisiti previsti per il regime.
Essere socio di una SRL esclude automaticamente l’accesso al regime forfettario?
No, la qualità di socio non esclude l’accesso, ma bisogna rispettare limiti di ricavi e non superare alcune soglie specifiche.
Quali sono i limiti di ricavi per poter aderire al regime forfettario?
Il limite annuale di ricavi è generalmente di 85.000 euro, ma può variare in base all’attività svolta.
Ci sono delle incompatibilità tra attività svolta nella SRL e nel regime forfettario?
Sì, se l’attività in regime forfettario è riconducibile a quella della SRL, potrebbero esserci problemi di incompatibilità o cumulo di redditi.
Quali vantaggi offre il regime forfettario a un socio di SRL?
Il regime forfettario prevede una tassazione agevolata e semplificazioni contabili, utili per attività con ricavi contenuti.
| Aspetto | Descrizione | Note |
|---|---|---|
| Requisiti per regime forfettario | Ricavi annui inferiori a 85.000€, attività non prevalente nella SRL | Controllare annualmente i limiti |
| Incompatibilità | Attività analoghe o connesse a quelle della SRL possono creare problemi | Consultare un commercialista |
| Vantaggi fiscali | Tassazione agevolata, esenzione IVA, contributi INPS ridotti | Solo se rispettati i limiti di fatturato e requisiti |
| Contabilità | Gestione semplificata rispetto regime ordinario | Ideale per piccoli imprenditori e professionisti |
| Socio di SRL | Può avere partita IVA personale ma con attenzione alle attività | Non tutte le situazioni sono compatibili |
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