Quali sono i migliori prestiti per partita IVA appena aperta

I migliori prestiti per partita IVA appena aperta sono quelli agevolati, veloci e flessibili, pensati per start-up e nuovi professionisti.


Per una partita IVA appena aperta, i migliori prestiti sono solitamente quelli studiati appositamente per i liberi professionisti e le nuove attività, che prevedono condizioni più flessibili e requisiti minimi meno stringenti. Questi finanziamenti spesso comprendono prestiti a medio-breve termine, prestiti con garanzie pubbliche come il Fondo di Garanzia per le PMI, e microcrediti dedicati alle startup. È importante scegliere prodotti che non richiedano una lunga storia creditizia o bilanci consolidati, ma che supportino la crescita iniziale dell’attività.

In questo articolo analizzeremo in dettaglio quali sono i tipi di prestiti più adatti alle partite IVA appena aperte, i requisiti richiesti, le modalità di accesso e le caratteristiche principali da considerare per scegliere il finanziamento più adeguato. Vedremo inoltre quali sono gli strumenti messi a disposizione dallo Stato e dagli istituti di credito per agevolare i nuovi imprenditori e come valutare le offerte sul mercato in base alle proprie esigenze.

Tipologie di prestiti per partita IVA appena aperta

Le opzioni più diffuse e vantaggiose per chi ha appena aperto la partita IVA includono:

  • Prestito con Fondo di Garanzia PMI: un meccanismo che permette di ottenere una garanzia statale fino all’80-90% del finanziato, facilitando l’accesso al credito anche senza garanzie personali.
  • Microcredito: piccoli finanziamenti fino a 25.000 euro dedicati a start-up e microimprese, con iter semplificato e tassi agevolati.
  • Prestiti personali o cessione del quinto: per chi non può accedere a un prestito dedicato, anche se spesso con tassi più alti e importi inferiori.
  • Finanziamenti delle banche convenzionate con incentivi statali: prodotti specifici con condizioni agevolate, spesso con la collaborazione di enti pubblici.
  • Leasing e finanziamenti per attrezzature: utili per investire in beni strumentali senza compromettere la liquidità.

Requisiti per accedere ai prestiti per partita IVA appena aperta

Di norma, per accedere a questi finanziamenti è necessario:

  1. Avere partita IVA attiva da almeno alcuni mesi (spesso 6 o più, ma esistono eccezioni con il fondo di garanzia);
  2. Dimostrare la propria attività tramite documenti fiscali, fatture o piani di business;
  3. Non aver precedenti situazioni di insolvenza con altri istituti di credito;
  4. Talvolta, presentare un business plan e/o garanzie aggiuntive, anche personali;
  5. Essere in regola con gli adempimenti fiscali e previdenziali.

Consigli per scegliere il miglior prestito

  • Confronta i tassi di interesse (TAEG) e le condizioni di rimborso: anche una piccola differenza può incidere molto sul costo finale.
  • Verifica la presenza di costi aggiuntivi: spese di istruttoria, polizze assicurative obbligatorie o penali per estinzione anticipata.
  • Valuta i tempi di erogazione: per una partita IVA appena aperta è fondamentale avere accesso rapido alla liquidità.
  • Considera le garanzie richieste: preferisci soluzioni che richiedano minori garanzie personali o reali.
  • Esplora agevolazioni pubbliche: perché spesso possono migliorare i requisiti e abbassare i costi.

Tipologie di finanziamenti disponibili per nuove partite IVA

Quando si apre una partita IVA, uno dei passaggi più critici è trovare il finanziamento giusto per sostenere l’avvio e la crescita dell’attività. Esistono diverse tipologie di prestiti pensate appositamente per chi è alle prime armi nel mondo imprenditoriale. In questa sezione esploriamo le principali opzioni e i loro vantaggi.

1. Prestiti a fondo perduto

I prestiti a fondo perduto sono sovvenzioni che non prevedono restituzione, offerti spesso da enti pubblici o regioni per incoraggiare nuove imprese. Una vera manna dal cielo per chi vuole avviare un’attività senza dover indebitarsi.

  • Vantaggi: nessun interesse, nessuna rata da restituire.
  • Limiti: importi generalmente contenuti, procedura di accesso competitiva.

Esempio pratico: Il “Microcredito per le Start-up” della Regione Lombardia ha erogato nel 2023 oltre 2 milioni di euro a giovani imprenditori, con importi medi di 10.000€ per progetto.

2. Prestiti bancari tradizionali

Le banche offrono finanziamenti a breve, medio e lungo termine. Tuttavia, le nuove partite IVA spesso faticano a ottenere condizioni vantaggiose a causa della mancanza di storico creditizio.

  • Vantaggi: importi più elevati, durata flessibile.
  • Svantaggi: garanzie richieste, tassi di interesse più alti per soggetti a rischio.

Consiglio: preparare un business plan solido e dimostrare un buon cash flow previsto può aumentare le probabilità di approvazione.

3. Finanziamenti agevolati per partite IVA

Questi prestiti sono supportati da fondi pubblici o europei e prevedono condizioni di favore, come tassi bassi o garanzie semplificate. Sono ideali per chi ha appena aperto la partita IVA e vuole accedere a risorse con minori rischi.

  • Caratteristiche principali: tassi di interesse preferenziali (spesso sotto il 3%), tempi di erogazione rapidi.
  • Esempio concreto: Il “Fondo di Garanzia per le PMI” offre copertura fino all’80% del prestito richiesto, riducendo l’esposizione della banca.

4. Prestiti tra privati (peer-to-peer lending)

Un metodo innovativo che permette di ottenere finanziamenti direttamente da persone fisiche tramite piattaforme online.

  • Vantaggi: processi snelli, possibilità di accedere a prestiti anche senza garanzie tradizionali.
  • Svantaggi: tassi di interesse variabili e talvolta più elevati.

Per chi è un imprenditore digitale o creativo, può rappresentare un’opportunità accessibile e veloce.

Tabella riepilogativa delle tipologie di finanziamenti

TipologiaVantaggiSvantaggiCondizioni comuni
Prestiti a fondo perdutoNessuna restituzione, aiuti pubbliciImporti limitati, concorrenza elevataProgetti innovativi, startup
Prestiti bancariImporti elevati, durata flessibileGaranzie richieste, tassi più altiStorico creditizio, business plan
Finanziamenti agevolatiTassi bassi, garanzie semplificateProcedure burocraticheFondo di Garanzia PMI, risorse pubbliche
Peer-to-peer lendingAccesso rapido, per senza garanzieTassi variabili, rischio maggiorePiattaforme online, imprenditori digitali

Per un imprenditore alle prime armi, conoscere queste tipologie di finanziamenti è fondamentale per scegliere la soluzione più adatta e strutturare un percorso di crescita solido.

Domande frequenti

Quali sono i requisiti per ottenere un prestito con partita IVA appena aperta?

Generalmente servono documenti come la partita IVA, una prova di attività (fatture o contratti), e spesso un business plan o garanzie personali.

È possibile ottenere un prestito anche senza storico creditizio con partita IVA appena aperta?

Sì, molte banche e finanziarie offrono prestiti specifici per start-up o nuove partite IVA, spesso con condizioni agevolate o garanzie alternative.

Quali tipologie di prestito sono più indicate per chi ha una partita IVA da poco?

I prestiti a medio termine, i microprestiti o i finanziamenti agevolati per start-up sono le soluzioni più comuni e convenienti.

Come scegliere il miglior prestito per una partita IVA appena aperta?

Valuta tassi di interesse, durata, eventuali spese accessorie e la flessibilità di rimborso per trovare l’offerta più adatta al tuo business.

Ci sono incentivi o finanziamenti pubblici per chi ha una partita IVA da poco?

Sì, esistono diversi bandi e agevolazioni regionali e nazionali rivolti a giovani imprenditori e start-up tecnologiche o innovative.

Tipo di PrestitoFinalitàDurata TipicaRequisiti PrincipaliVantaggi
MicroprestitiPiccoli importi per avvio attività12-36 mesiPartita IVA attiva, business planIter veloce, accesso facilitato
Prestiti a medio termineFinanziamento investimenti e liquidità3-7 anniDocumentazione fiscale, garanzieTassi più bassi, importi maggiori
Finanziamenti agevolatiSupporto a start-up innovativeVariabile, spesso lungaRequisiti specifici, progetto innovativoCondizioni agevolate, contributi a fondo perduto

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