Cos’è una piccola e media impresa e come si definisce ufficialmente

Una piccola e media impresa (PMI) è un’azienda con meno di 250 dipendenti e fatturato annuo fino a 50 milioni di euro: motore vitale dell’economia!


Una piccola e media impresa (PMI) è un’azienda che si caratterizza principalmente per le sue dimensioni, che si misurano in termini di numero di dipendenti, fatturato annuo e/o bilancio totale. La definizione ufficiale di PMI segue criteri specifici stabiliti a livello nazionale o internazionale che permettono di classificare le imprese e di favorire politiche di sostegno mirate.

In questo articolo approfondiremo cosa si intende esattamente per PMI, illustrando i parametri ufficiali utilizzati dalle istituzioni europee e italiane per la loro definizione, le differenze tra micro, piccole e medie imprese, e l’importanza di questa classificazione nel contesto economico e normativo.

Definizione ufficiale di PMI secondo l’Unione Europea

L’Unione Europea definisce una PMI sulla base di tre parametri principali:

  • Numero di dipendenti: la soglia è fissata a meno di 250 dipendenti;
  • Fatturato annuo: non superiore a 50 milioni di euro;
  • Totale di bilancio annuo: non superiore a 43 milioni di euro.

Le PMI si suddividono a loro volta in:

  • Microimprese: meno di 10 dipendenti, fatturato o bilancio annuo inferiore a 2 milioni di euro;
  • Piccole imprese: meno di 50 dipendenti, fatturato o bilancio annuo inferiore a 10 milioni di euro;
  • Medie imprese: meno di 250 dipendenti, fatturato inferiore a 50 milioni di euro o bilancio annuo inferiore a 43 milioni di euro.

Definizione di PMI in Italia

In Italia, oltre alla definizione europea, vengono applicate norme specifiche che tengono conto anche del fatturato e del bilancio delle imprese, in linea con il Regolamento UE n. 651/2014. Gli enti pubblici e privati utilizzano questa classificazione per erogare finanziamenti, agevolazioni fiscali e supporti alle aziende di minori dimensioni, fondamentali per l’economia nazionale.

Importanza della classificazione PMI

Le PMI rappresentano la spina dorsale dell’economia europea e italiana, costituendo circa il 99% delle imprese attive e generando oltre il 60% dell’occupazione privata. Grazie alla classificazione ufficiale, è possibile:

  • Identificare le imprese che possono accedere a specifici strumenti di finanziamento;
  • Applicare politiche di sviluppo e sostegno alle imprese di dimensioni minori;
  • Favorire l’innovazione e la competitività sul mercato globale.

Criteri dimensionali e parametri economici per classificare le PMI

Quando si parla di piccole e medie imprese, o PMI, è fondamentale comprendere i criteri dimensionali e i parametri economici che ne determinano la classificazione ufficiale. Questi criteri sono stabiliti principalmente dall’Unione Europea e da normative nazionali, e permettono di definire in maniera precisa cosa si intende per PMI, distinguendole da microimprese e grandi imprese.

Criteri principali per la classificazione delle PMI

  • Numero di dipendenti: uno dei parametri più evidenti e usati. Ad esempio:
    • Microimprese: meno di 10 dipendenti
    • Piccole imprese: meno di 50 dipendenti
    • Medie imprese: meno di 250 dipendenti
  • Fatturato annuo: il volume d’affari è un indicatore chiave dell’attività economica.
    • Piccole imprese: fatturato annuo massimo di 10 milioni di euro
    • Medie imprese: fatturato annuo massimo di 50 milioni di euro
  • Totale di bilancio annuo: la somma delle attività e passività dell’impresa, utile per valutare la dimensione patrimoniale.
    • Piccole imprese: totale di bilancio massimo di 10 milioni di euro
    • Medie imprese: totale di bilancio massimo di 43 milioni di euro

Tabella riepilogativa dei criteri dimensionali per PMI

TipologiaNumero di dipendentiFatturato annuo (€)Totale di bilancio (€)
Microimpresa< 10< 2 milioni< 2 milioni
Piccola impresa< 50< 10 milioni< 10 milioni
Media impresa< 250< 50 milioni< 43 milioni

Perché questi criteri sono così importanti?

Definire con precisione le PMI non è solo una questione burocratica: la classificazione ha un impatto diretto su accesso a finanziamenti pubblici, agevolazioni fiscali, e supporto alle esportazioni. Per esempio, molti contributi europei o nazionali sono riservati esclusivamente alle PMI, proprio perché sono considerate il motore dell’economia locale e occupano una fetta considerevole dell’occupazione.

Esempio pratico di applicazione della classificazione

Supponiamo che un’azienda abbia:

  • 230 dipendenti
  • Un fatturato di 45 milioni di euro
  • Un totale di bilancio di 40 milioni di euro

Secondo i parametri indicati, questa impresa è classificata come media impresa, potendo così accedere a programmi di sostegno pensati per questa categoria. Se invece avesse superato uno dei limiti, come ad esempio un fatturato di 60 milioni, diventerebbe una grande impresa e perderebbe tali agevolazioni.

Consigli pratici per le PMI

  • Monitorare sempre i parametri! – Le imprese in crescita devono verificare periodicamente se superano i limiti per non incorrere in sanzioni o perdere benefici.
  • Utilizzare software gestionali aggiornati per tracciare il numero di dipendenti e i dati economici con precisione.
  • Consultare esperti in materia per interpretare correttamente la normativa e massimizzare i vantaggi disponibili.

Domande frequenti

Cos’è una piccola e media impresa (PMI)?

Una PMI è un’impresa che rispetta determinati parametri di fatturato, numero di dipendenti e/o bilancio, più piccola rispetto alle grandi aziende.

Quali sono i criteri ufficiali per definire una PMI in Italia?

In Italia, una PMI si definisce in base al numero di dipendenti (fino a 250) e il fatturato annuo (non superiore a 50 milioni di euro) o il totale di bilancio.

Perché è importante distinguere le PMI dalle grandi imprese?

Le PMI spesso beneficiano di agevolazioni fiscali e finanziarie, e hanno bisogni specifici per la crescita e il sostegno economico.

Qual è la differenza tra micro, piccole e medie imprese?

Microimprese hanno meno di 10 dipendenti, piccole fino a 50, mentre medie fino a 250 dipendenti, con limiti diversi di fatturato e bilancio.

Quali normative italiane regolano le PMI?

Le PMI sono regolate principalmente dal Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e dalla definizione della Commissione Europea.

CategoriaNumero DipendentiFatturato Annuo (milioni €)Totale Bilancio (milioni €)
Microimpresameno di 10meno di 2meno di 2
Piccola impresa10-49meno di 10meno di 10
Media impresa50-249meno di 50meno di 43

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