Che cos’è un decreto ingiuntivo e come funziona nel diritto italiano

Il decreto ingiuntivo è un potente strumento giuridico che consente di ottenere rapidamente il pagamento di crediti certi, liquidi ed esigibili.


Un decreto ingiuntivo è un provvedimento giudiziario previsto dal diritto italiano che consente a un creditore di ottenere rapidamente il pagamento di una somma di denaro o la consegna di una cosa mobile senza dover intraprendere un’ordinaria causa civile. Si tratta di uno strumento processuale utilizzato per tutelare il credito in modo efficiente e celere, specialmente quando il credito è certo, liquido ed esigibile.

In questo articolo analizzeremo in dettaglio che cos’è un decreto ingiuntivo, le sue caratteristiche principali, il procedimento per ottenerlo e le implicazioni legali. Approfondiremo inoltre le modalità con cui il debitore può opporsi al decreto, così come i tempi e i costi collegati a questa procedura giudiziaria.

Che cos’è un decreto ingiuntivo

Il decreto ingiuntivo è un ordine emesso da un giudice su richiesta del creditore (l’attore), che impone al debitore (il convenuto) di adempiere a un’obbligazione di pagamento entro un termine prestabilito, solitamente 40 giorni. Questo strumento si basa su un procedimento sommario e si applica quando il credito è supportato da documenti considerati sufficientemente validi, come una fattura, una cambiale o un contratto scritto.

Come funziona il procedimento per ottenere un decreto ingiuntivo

  1. Presentazione dell’istanza: Il creditore presenta al giudice competente un’istanza corredata dalla documentazione che prova il credito.
  2. Emissione del decreto: Se il giudice ritiene che il credito sia fondato, emette il decreto ingiuntivo entro 30 giorni dalla presentazione dell’istanza.
  3. Notifica al debitore: Il decreto deve essere notificato al debitore entro 30 giorni dall’emissione.
  4. Adempimento o opposizione: Il debitore può adempiere spontaneamente entro 40 giorni oppure può presentare opposizione per contestare il credito.

Opposizione al decreto ingiuntivo

Se il debitore ritiene che il decreto sia ingiustificato, può presentare opposizione entro il termine di 40 giorni dalla notifica. L’opposizione apre un normale processo civile in cui vengono esaminati nel merito i motivi di contestazione.

Caratteristiche principali del decreto ingiuntivo

  • Rapidità: rispetto a un processo ordinario, consente una tutela più veloce del credito.
  • Procedura sommaria: si basa su una valutazione documentale preliminare senza verifiche approfondite.
  • Effetto esecutivo: se non opposto, ha efficacia di titolo esecutivo e può essere seguito da procedure di esecuzione forzata.
  • Limiti di applicazione: utilizzabile solo per crediti certi, liquidi ed esigibili.

Costi e tempi

Il costo per ottenere un decreto ingiuntivo varia in base al valore del credito e può includere spese per il contributo unificato, onorari legali e spese di notifica. I tempi, invece, sono generalmente contenuti: circa un mese per l’emissione e massimo 40 giorni per l’eventuale opposizione.

Esempio pratico

Un fornitore che non ha ricevuto il pagamento di una fattura può richiedere un decreto ingiuntivo allegando la fattura stessa come prova del credito. Se il giudice lo ritiene valido, ordina al cliente di pagare entro 40 giorni. Se il cliente non paga né si oppone, il fornitore può eseguire un pignoramento sui beni del cliente per recuperare il credito.

Procedura di emissione e requisiti necessari per ottenere un decreto ingiuntivo

Nel diritto italiano, il decreto ingiuntivo rappresenta uno strumento giuridico rapido ed efficace per il recupero delle credenze liquide, certe ed esigibili. Ma come si arriva ad ottenere un decreto di questo tipo? Scopriamo insieme la procedura di emissione e i requisiti imprescindibili che devono essere soddisfatti.

1. Presentazione dell’istanza

Il procedimento inizia con la presentazione di un’istanza al giudice competente, generalmente quello del luogo di residenza o di domicilio del debitore. Questa richiesta deve essere corredata da una documentazione scritta che attesti la certezza e la liquidità del credito. Alcuni esempi concreti di tali documenti sono:

  • fatture non pagate;
  • contratti con clausole di pagamento;
  • cambiali e assegni;
  • atti pubblici o privati con data certa.

È importante sottolineare che il credito deve essere chiaro e non contestato. Se vi è anche solo un dubbio sulla sua esistenza o sull’ammontare, il decreto non sarà concesso.

2. Valutazione del giudice e requisiti fondamentali

Il giudice esamina la documentazione e verifica che siano presenti i seguenti requisiti essenziali:

  1. Certezza del credito: il diritto del creditore deve essere indiscutibile.
  2. Liquidità: l’ammontare del credito deve essere determinato o facilmente determinabile.
  3. Esigibilità: il credito deve essere già dovuto, non subordinato a condizioni future.

Se questi punti sono soddisfatti, il giudice emette il decreto ingiuntivo, che viene quindi notificato al debitore. Quest’ultimo ha 40 giorni di tempo per opporsi, altrimenti il decreto diventa esecutivo.

3. Esempi pratici e casi d’uso

Un caso frequente riguarda le microimprese che devono recuperare crediti da clienti ritardatari. Grazie al decreto ingiuntivo, ottengono un ordine giudiziale senza dover attendere lunghi processi ordinari, velocizzando così il flusso di cassa.

Non meno importante è l’uso da parte dei professionisti, come avvocati o medici, che possono richiedere un decreto ingiuntivo sulle parcelle non saldate, allegando copie dei contratti o delle prestazioni eseguite.

Tabella riepilogativa dei requisiti e dei tempi

RequisitoDescrizioneTempo di opposizione del debitore
CertezzaCredito non contestato, provato da documenti scritti40 giorni dalla notifica
LiquiditàImporto determinato o determinabile
EsigibilitàCredito già dovuto e non subordinato a condizioni

Consigli pratici

  • Conserva sempre tutta la documentazione firmata e con data certa;
  • Verifica attentamente la correttezza formale delle fatture;
  • Agisci tempestivamente, la dilazione può compromettere la certezza del credito;
  • Consulta un esperto legale per preparare l’istanza, garantendo una maggiore efficacia.

Ricorda: un decreto ingiuntivo ben preparato può fare la differenza tra un recupero rapido e un lungo contenzioso.

Domande frequenti

Che cos’è un decreto ingiuntivo?

Il decreto ingiuntivo è un provvedimento emesso dal giudice che ordina il pagamento di una somma di denaro o la consegna di un bene, in presenza di un credito certo, liquido ed esigibile.

Quando si può richiedere un decreto ingiuntivo?

Si può richiedere quando il creditore ha un credito documentato e vuole ottenere un titolo esecutivo senza iniziare un processo ordinario.

Qual è la differenza tra decreto ingiuntivo e sentenza?

Il decreto ingiuntivo è un provvedimento provvisorio e rapido, mentre la sentenza è il giudizio definitivo dopo un processo completo.

Come si può opporre un decreto ingiuntivo?

Il debitore può presentare opposizione entro 40 giorni dalla notifica del decreto, dando così avvio a un normale processo civile.

Quanto tempo ci vuole per ottenere un decreto ingiuntivo?

Il procedimento è generalmente rapido: il giudice può emettere il decreto entro 30 giorni dalla domanda, salvo casi particolari.

FaseDescrizioneTermini
Presentazione della domandaIl creditore presenta al giudice la richiesta con la documentazione a supporto del credito.
Emissione del decretoIl giudice valuta la richiesta e può emettere il decreto ingiuntivo.Entro 30 giorni
Notifica del decretoIl decreto viene notificato al debitore per informarlo dell’ordine di pagamento.Subito dopo l’emissione
OpposizioneIl debitore può opporsi per contestare il credito o la somma richiesta.Entro 40 giorni dalla notifica
Esecuzione forzataSe non c’è opposizione, il decreto diventa esecutivo e può essere eseguito.Dopo il termine per l’opposizione

Se avete domande o esperienze sul decreto ingiuntivo, lasciate un commento qui sotto! Inoltre, vi invitiamo a leggere altri articoli sul nostro sito per approfondire il diritto italiano e le procedure civili.

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