Vangelo 22.11.2024 (Lc 19, 41-44)

In quel tempo, Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città
pianse su di essa, dicendo: “Se avessi compreso anche tu, in questo giorno,
la via della pace. Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi. Giorni verranno
per te in cui i tuoi nemici ti cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti
stringeranno da ogni parte; abbatteranno te e i tuoi figli dentro di te e
non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo
in cui sei stata visitata”.
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COMMENTO.
“Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città pianse su di
essa…”. Secondo l’evangelista Luca i 3 anni di vita ‘pubblica’, cioè di
annuncio della Buona Novella ai poveri avendo cura di malati, liberando
dei posseduti dal maligno, accogliendo e rimettendo in cammino i rifiuti
(peccatori) della società e della religione, hanno avuto un’unica
direzione: Gerusalemme., là dove sarà crocifisso dai vari poteri, ma dove
Lui darà la vita liberamente e gratuitamente. Il suo primo impatto con
Gerusalemme è dunque un pianto, che rivela il Suo Cuore di compassione,
rivela il mistero di Dio Misericordia, un Dio che versa lacrime invece che
rabbia su chi lo metterà a morte, su una nazione eletta che lo rifiuta.
“Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace”.. Il
suo è un lamento pieno di tenero e appassionato amore per la città dove
celebrerà fra poco la Pasqua, ma è pianto sulla Gerusalemme universale,
per tutta l’Umanità; un pianto che dice l’impotenza di Dio a frenare il
male, la cattiveria umana, ma è potenza d’Amore che assume su di sé il
male e lo travolge nel fiume della Misericordia donando Vita al mondo.
Oggi vediamo come le guerre, le violenze, le tragedie di genocidi sono in
‘mano dell’uomo’, di un Uomo che ha perso il Cuore, che crede magari in
Dio, ma un Dio che potrebbe con la bacchetta dell’onnipotenza mettere fine
alle guerre, il Dio ‘nostro’, della Terra nostra. No, la Terra è di
nessuno o è di tutti. “Oh, se tu avessi compreso la via della pace!” Ma
non l’hai compresa, non la vuoi capire, preferisci la via della
guerra…Piango su di te Israele, su di te Russia, su di te Hamas, su di te
Ucraina …..dice Dio, ma davanti alla tua scelta sono impotente e purtroppo
verrà un tempo in cui i tuoi nemici ti distruggeranno ancora….perché chi
di spada ferisce, di spada perisce “Perché non hai riconosciuto il tempo
in cui sei stata visitata” Dio visita il suo popolo, la Chiesa,
l’Umanità, ognuno di noi in tanti modi, di tenerezza, di bellezza, ma anche
con momenti duri, di dolore,di crisi…Lo sappiamo riconoscere? ‘Il mondo
può cambiare a partire dal cuore. Solo a partire dal cuore le nostre
comunità riusciranno a unire le diverse intelligenze e volontà e a
pacificarle affinché lo Spirito ci guidi come rete di fratelli, perché
anche la pacificazione è compito del cuore. Il Cuore di Cristo è estasi, è
uscita, è dono, è incontro. In Lui diventiamo capaci di relazionarci in
modo sano e felice e di costruire in questo mondo il Regno d’amore e di
giustizia. Il nostro cuore unito a quello di Cristo è capace di questo
miracolo sociale’ (Dilexit nos di Papa Francesco).