Vangelo 25.10.2024 (Lc 12, 54-59)

In quel tempo, Gesù diceva alle folle: “Quando vedete una nuvola salire a
ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. E quando soffia lo
scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. Ipocriti! Sapete giudicare
l’aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete
giudicarlo? E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto? Quando
vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada procura di
accordarti con lui, perché non ti trascini davanti al giudice e il giudice
ti consegni all’esecutore e questi ti getti in prigione. Ti assicuro, non
ne uscirai finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo”.
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COMMENTO.
“Quando vedete una nuvola salire a ponente, subito dite: Viene la pioggia,
e così accade…” A Mario, il saggio vicino di casa (ci conosciamo da un
anno) ho chiesto l’altro ieri pomeriggio, mentre il cielo si annuvolava:
Pioverà questa sera? ‘Non credo’, mi rispose. ‘Vedi, le nuvole salgono da
oriente, normalmente non portano pioggia; invece quando le vedi salire da
sud-ovest la pioggia è vicina. Non c’è sicurezza assoluta, come in tutte le
cose, ma l’orientamento è quello’. “Sapete giudicare l’aspetto della terra
e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?” Di fronte a
guerre evidenti (Ucraina-Russia, Israele-Gaza e Libano, Iran…) e altre
(almeno una cinquantina) di cui si parla molto meno; di fronte a un aumento
di violenze in tanti settori (femminicidio, in famiglia, bullismo
feroce…) e una disumanità crescente, poche voci, tra cui quelle di
Francesco papa, si levano per dare un giudizio di condanna. Ci stiamo
narcotizzando, resi indifferenti da un fatalismo imperante. E ci
trasciniamo nella storia tristi e oppressi fino a dire: è così, non
possiamo farci niente. Momento di enorme conflittualità, di apparente ‘non
via d’uscita’, siamo chiamati a ‘giudicare’ da noi stessi e vedere ciò che
è giusto. È giusto avere speranza, che non è ottimismo, aspettativa che
si risolverà in bene. La speranza si traduce in ‘artigianare’ fraternità e
pace, in discernere e seminare il bene, solo il bene, anche al male
rispondere con il bene. Invito a tessere rete di preghiera-invio di energie
di pace, con tutto il cuore, a tutti gli umani, in particolare ai
governanti, ai capi religiosi, a chi ha responsabilità sociali, a tanti
altri che s’impegnano e lavorano per la pace.” Quando vai con il tuo
avversario davanti al magistrato, lungo la strada procura di accordarti con
lui”. Anche nei casi concreti e personali di problemi di eredità o altri
vale quel ‘giudicate da voi stessi’, cioè ricordatevi che siete pellegrini,
sempre in strada con gli altri pellegrini come voi. Allora è il caso di
essere saggi, di accordarsi con l’avversario senza andare dal giudice,
tenendo conto che non deve contare tanto chi ha torto e chi ha ragione, ma
che l’altro è sempre tuo fratello e che la giustizia umana è vera solo con
la Misericordia, il Per-dono. Spirito di saggezza, donaci di ‘giudicare’ i
tempi che viviamo e le situazioni personali di contrasto con altri, uscendo
dall’indifferenza, dal fatalismo e violenza con cuore di speranza e mani di
artigiano di fraternità.