Vangelo 24.10.2024 (Lc 12, 49-53)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Sono venuto a portare il
fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! C’è un battesimo che
devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto! Pensate che
io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione.
D’ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e
due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro
figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera”.
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COMMENTO.
“Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già
acceso. C’è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché
non sia compiuto! Fuoco, Battesimo, angoscia, pace, divisione. Parole
forti, parole con senso apparentemente contraddittorio, eppure trovano
unità nel Fuoco d’Amore, nel rispetto della diversità. Così è la vita al
seguito di Gesù, tutta segnata da paradossi. Gesù è venuto a portare un
Fuoco che brucia e non consuma. È il Fuoco dell’Amore, che genera ancora
Fuoco-Amore proprio nelle avversità, nelle inimicizie e suscita comunione
in coloro che sono divisi da idee, da culture, da sentimenti diversi.
“Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma
la divisione”. Certo che è venuto a darci la Pace, ma non come la dà il
mondo, che vuole eliminare le diversità, le divisioni. Gesù non elimina le
divisioni, come non ha eliminato la morte fisica, le evidenzia. Le
divisioni naturali o causate da comportamento non buono che ci sono in
famiglia tra genitori e figli, suocere e nuore, che ci sono nelle
comunità-famiglia tra una famiglia e l’altra, e nelle generazioni tra
vecchi e giovani, nelle culture così differenti, sono la legna da
incendiare con il fuoco dell’Amore, che brucia e non consuma. “C’è un
battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia
compiuto” Il battesimo della passione e della Croce, della morte per Amore
in cui sboccia la Vita. Ma è proprio necessario passare attraversare la
morte con un dono totale di sé per far emergere la Vita per tutti? Sarà
ancora Gesù risorto che aiuterà i discepoli a capire (prima non ci sono
proprio arrivati!) che era necessario che Lui donasse la vita in croce con
un fuoco d’amore più forte della morte per poter vivere la pienezza di Vita
per sé e per tutti gli altri suoi fratelli. Non dimentichiamo questo ‘duro’
volto del cammino di Gesù rivelato anche dalla sua preghiera: ‘Padre se
possibile passi da me questo calice, …però non la mia, ma la tua volontà
sia fatta’. Accendi in me, Signore, Fratello e Amico Gesù, il Fuoco del
Tuo Amore.