Vangelo 17.10.2024 (Lc 11, 47-54)

47Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li
hanno uccisi. 48Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri
padri: essi li uccisero e voi costruite. 49Per questo la sapienza di Dio ha
detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e
perseguiteranno”, 50perché a questa generazione sia chiesto conto del
sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: 51dal sangue
di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l’altare e il
santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.
52Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della
conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi
l’avete impedito». 53Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei
cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti
argomenti, 54tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita
dalla sua stessa bocca.
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COMMENTO.
“Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li
hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri:
essi li uccisero e voi costruite” Non è una immagine di quanto accade
sempre nella storia dell’umanità? La storia non insegna; insegna solo
l’Amore vissuto, ma non sono molti che accolgono il suo insegnamento. Nel
secolo scorso sono stati uccisi molti profeti (Luther King, Gandhi, Romero,
Roger Schutz…) e molti sono stati uccisi anche recentemente. Ora li
mettiamo sugli ‘altari’, ma non viviamo i loro messaggi, anzi continuiamo a
bastonare a uccidere profeti. “Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a
questa generazione”. Qui Gesù si riferisce proprio alla sua generazione.
Non pronunciato, non scritto ma possiamo indovinare un Guai, un Ahimè che
riguarda proprio Lui, Gesù di Nazareth, venuto dal ‘nulla’ e che propone
una novità assoluta, non una religione, ma un’avventura di Figlio
dell’Uomo, Figlio di Dio da seguire. È l’ahimè del Padre sul Figlio, il
quale assume sulla croce tutte le nostre malefatte, le nostre sconfitte,
raccoglie sulla croce tutto il male del mondo, di tutte le generazioni!
Mistero della fede. E non risponde con il male, ma dice: Abba, perdona loro
perché non sanno quello che fanno. Quanto è difficile entrare nella ‘Luce’
di Dio, Padre-Madre di Misericordia, di seguire Gesù, il Figlio che ci
rivela l’Amore del Padre-Madre perché dà la vita per i fratelli e, quindi,
non condanna, non giudica, assolve, usa misericordia; mentre la comunità
cristiana, cioè noi, rischiamo sempre di essere una setta di farisei e di
scribi, incapaci di riconoscere i profeti attuali, anzi li perseguitiamo.
“Avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a
quelli che volevano entrare voi l’avete impedito” E non pensiamo che questo
non riconoscere i profeti e anzi perseguitarli riguarda gli altri, no,
riguarda noi. Chiediamo il dono dell’umiltà e chiediamo, alla luce del
Vangelo, di conoscere la chiave della Sapienza (Gesù stesso) e entrare e
lasciar entrare tutti nel Suo regno di Amore, di Misericordia, di Per-dono,
di amicizia fraterna.