Vangelo 11.10.2024 (Lc 11, 15-26)

Ma alcuni dissero: «E’ in nome di Belzebù, capo dei demòni, che egli
scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un
segno dal cielo. Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: «Ogni regno
diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche
satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi
dite che io scaccio i demòni in nome di Belzebù. Ma se io scaccio i demòni
in nome di Belzebù, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò
essi stessi saranno i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il
dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio. Quando un uomo forte,
bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al
sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via
l’armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino. Chi non è
con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde. Quando lo
spirito immondo esce dall’uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di
riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui sono
uscito. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende con sé altri
sette spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano e la
condizione finale di quell’uomo diventa peggiore della prima».
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COMMENTO.
“Alcuni dissero: «È in nome di Belzebù, capo dei demòni, che egli scaccia i
demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal
cielo” il suo ‘scacciare i demoni’, il suo rendere libero l’uomo, il suo
aver cura degli oppressi e stanchi non piace a molti farisei, li mette in
crisi perché è un agire fuori, anzi contro la loro religione. Di qui ad
accusarlo di agire in nome di Satana, del Diavolo o Divisore; il passo è
breve. Altri vogliono addirittura un segno, un miracolo da prestigiatore,
da Dio onnipotente o Stregone. Ma il Suo è un altro Dio. “Se invece io
scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di
Dio.” Gesù è il dito di Dio, il Dio della Creazione, che Michelangelo ha
disegnato nella scena di creazione di Adamo della Cappella Sistina; il dito
che con il Padre crea vita, continua a creare vita. Anche la scienza, la
quantistica ci dice che la Creazione non è terminata. Gesù è anche il dito
di Dio curando i malati, avendo compassione delle folle e del singolo cieco
o storpio, o lebbroso…Questo è dito di Dio, è regno dei cieli. “Chi non è
con me è contro di me e chi non raccoglie con me disperde”. Essere con
Gesù, appartenere a Lui è raccogliere, radunare in unità, portare frutti di
vita, di pace e gioia. Essere con Gesù è ridiventare bambini, imparare da
lui dolce e umile di cuore, vuol dire mettersi ai suoi piedi (di Lui Gesù,
di Lui in ogni altro in particolare i piccoli) come Maria in ascolto
attento e imparare ad amare come Lui ama, imparare nel quotidiano ad essere
fratello di tutti, Lo si impara a non giocare ai grandi, non ricercare i
primi posti, ma servire con spirito di piccolo, di amico alla pari. Così si
scacciano i demoni: “Quando il demonio è scacciato “da uno più forte di
lui”, cioè dal Signore Gesù, l’ambiente è pulito e adorno, è tutto in
regola secondo le leggi, il culto, le abitudini, la morale, ma non c’è il
rischio che non ci sia lo Spirito, l’Amore. C’è non solo da evitare il
male, ma da fare il bene, bene-dire e bene-fare. Risvegliamo Gesù in noi
con la meditazione amorosa, il Silenzio di comunione, con il servizio umile
e nascosto, la tenera cura del Creato, compresi i limiti e le debolezze
proprie e degli altri. “Trovare in tutto la Tua presenza, tenere una
lampada accesa, voler abitare la fiducia, amando e lasciandosi amare”.