Vangelo 11.09.2024 (Lc 6, 20-26)

Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: Beati voi,
poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati
voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi
insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del
Figlio dell’uomo. 23 Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco,
la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i
loro padri con i profeti.4 Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto
la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai,
quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti
agivano i loro padri con i falsi profeti».
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COMMENTO.
Proclamate nell’evangelista Luca da Gesù che scende dal monte alla pianura,
le Beatitudini sono icona di tutta l’avventura umano-divina, di cui Gesù
Cristo è il primogenito, il capo, la pietra angolare, discesa libera alle
radici e al fine della Vita umano-divina. “Alzàti gli occhi verso i suoi
discepoli, diceva: Beati voi, poveri,…” Solo il Figlio dell’Uomo,nella
pienezza di umanità e di divinità, poteva proclamare le Beatitudini. Le
beatitudini sono l’icona dell’uomo nella sua identità vera., un’identità
che ha come specchio Gesù di Nazareth e del Calvario dove ci ha amati con
un amore oltre ogni immaginazione. Le beatitudini sono però tatuate nel
DNA di ogni umano, e Gesù è veramente l’Umano-Dio, fratello di tutti. Ogni
umano , seguendo la coscienza intima, aiutato dalla religione, può
riuscire a ’scrivere’ nel quotidiano la sua icona. Nella pianura del
vivere feriale si tratta di lasciare ogni gloria di successo, di
clericalismo, come ogni mondanità di potere, di dominio, di
controllo….”Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando
gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando”. Per capire queste
beatitudini (ma anche tutte) teniamo presente, come già detto, che sono
la biografia di Gesù che è il povero, affamato nel deserto, piangente fino
a morire in croce, odiato, escluso, insultato, messo a morte e risorto.
E Lui ha vissuto da vivo, sapendo ridere, sapendo danzare la vita nel
morire, riconoscendo di essere figlio di Dio e fratello di tutti. Mettendo
i nostri passi sui suoi passi ci raggiunge il ‘Beati voi’…cioè siete in
un cammino di vita, di umanità vera che sfocia in Dio. Ma ‘guai’, cioè
attenti quando seguite il mondo, le beatitudini al rovescio della società
che benedice il ricco, che ti dice: domina gli altri, cerca il tuo
interesse…rispondi al male con il male…, difenditi facendo la guerra
all’altro; afferra e prendi, vendi e non donare…. Spirito, invadimi di
Gesù, della sua povertà, del suo piangere, del suo essere perseguitato,
della sua gioia di vivere e di donare la vita per amore.