Vangelo 10.08.2024 (Gv 12, 24-26)

“È venuta l’ora che sia glorificato il Figlio dell’uomo. 24 Amen, amen, vi
dico, È venuta l’ora che sia glorificato il Figlio dell’uomo. Se il chicco
di frumento, caduto nella terra, non muore, questo rimane solo. Se invece
muore, porta molto frutto. Chi ama la sua vita, la perde; chi odia la sua
vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. 26 Se uno mi vuole
servire, segua me e dove sono io, lì sarà anche il mio servo. Se uno mi
serve, il Padre lo onorerà.
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COMMENTO.
“È venuta l’ora che sia glorificato il Figlio dell’uomo”. Altre volte Gesù
ha parlato dell’ora. E’ venuta l’ora, l’ora della luce non delle tenebre.
L’ora di cui parla è legata soprattutto al Calvario, alla Croce, alla morte
e resurrezione. E’ l’ora dell’Amore che si dona fino a morire e così porta,
genera vita a tutti. E’ l’ora della Gloria vera, non quella del mondo
egoistico, superbo, dominatore con la forza, con le armi. La gloria dl
Servo-Maestro che lava i piedi ai discepoli, del Signore della Vita che
sulla Croce per-dona coloro che lo crocifiggono e diffonde su tutti lo
Spirito-Luce che dà vita. Perché, visto dalla parte di Gesù, -e non c’è
veduta migliore- Dio è Amore, è Dono d’Amore e la punta massima d’Amore è
questo morire ’emettendo’ lo Spirito d’Amore, donando Vita. “Se il chicco
di frumento, caduto nella terra, non muore, questo rimane solo. Se invece
muore, porta molto frutto” Mistero della fede. La morte fa parte del ciclo
della vita. Siamo dei mortali che vanno verso la Vita piena, non dei
viventi che vanno verso la morte. La nostra vita mortale è dono e solo
donandola sfocia nell’oceano di Vita. Conosco da tempo una famiglia
particolare: Papà e mamma, 5 figli naturali, 2 ragazzini adottati , di cui
uno cieco e l’altro con forte disabilità psico-fisica, un amico di circa
60 anni, da 5 anni ridotto immobile in carrozzella-letto dopo un
incidente, solo la testa ben a posto. Da loro ‘respiro’ il Vangelo di oggi
. Per il mondo una vita impossibile, uno spreco di energie, di servizio, a
scapito di voler bene a se stessi. Invece ogni volta che vado da loro
incontro delle persone vive (ragazzi, giovani, adulti), serene, piene di
vita, gioiose di aiutarsi vicendevolmente. La loro vita quotidiana
‘suonata’ sulla tonalità di perdere la vita (secondo il mondo)quindi di non
mettere il marchio ‘Io-Ego’ o ‘proprietario-padrone’, ma ‘servizio
d’amore’. , gioia nella fatica, speranza in questo momento di confusione
totale. “Chi ama la sua vita, la perde; chi odia la sua vita in questo
mondo, la conserverà per la vita eterna.” Comprendo anche meglio, visitando
quella famiglia , cosa significa l’odiare la propria vita’ che
paradossalmente va d’accordo con ‘amare se stessi’. Possa, nel quotidiano
del nostro vivere, risuonare sempre la tonalità di fondo: Amore! Possa lo
Spirito far risaltare in me, in te i vari contrappunti: saper perdere per
amore, disappropriarsi di tutto, imparare la gratuità sempre, l’umile e
gioioso servizio, il mettersi da parte perché altri crescano, il bene-dire
anche chi ci male-dice: E così cantare sempre: Gloria a te Padre.
Alleluia!