Vangelo 01.08.2024 (Mt13,47-53)

Il Regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che
raccoglie ogni genere di pesci. 48 Quando è piena i pescatori la tirano a
riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i
cattivi. 49 Così sarà alla fine del mondo: verranno gli angeli e
separeranno i cattivi dai buoni, 50 li getteranno nella fornace ardente
dove sarà pianto e stridore di denti. 51 Avete capito tutte queste cose?
Gli risposero: Sì. 52 Ed egli disse loro: per questo ogni scriba divenuto
discepolo del Regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal
suo tesoro cose nuove e cose antiche.
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COMMENTO.
“Il Regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che
raccoglie ogni genere di pesci”.
Altra parabola, nuova luce circa il regno di Dio, circa la società umana
animata o no dallo Spirito e dunque in cammino di vera umanità o di
perdita. La parabola apre degli spiragli (similitudini) che lasciano
intuire qualcosa di più profondo, una realtà che supera una prima lettura
letterale, superficiale, una realtà solo credibile con cuore di bambino,
semplice e puro. Questo è talmente importante che cambia il modo di
vivere, ti fa vivere nel mondo, ma non del mondo, ti fa vivere una umanità
redenta, più fraterna, più in sintonia con il creato, con le differenti
realtà religiose e civili, non violenta nei rapporti con ogni cosa, anche
con se stessi, misericodiosa come il Padre è misericordioso. “La tirano a
riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i
cattivi”. E’ una parabola,una similitudine, mai da prendere come un
ragionamento della mente ma da raccoglierne i messaggi che il cuore
intuisce. Intanto mentre i pesci del mare tolti dall’acqua muoiono, chi è
raccolto dalla rete del Regno è per la vita, per nutrire la Vita. “Così
sarà alla fine del mondo: verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai
buoni.” Cosa significa quella fine del mondo e quella separazione? E ancora
quello stridor di denti? Intanto per fine del mondo è meglio tradurre dal
greco ‘compimento del mondo’, che significa la rivelazione del volto di
Misericordia del Padre in ogni figlio. Si va tutti verso un compimento più
che una fine. In quanto alla separazione sono gli angeli della
Misericordia incaricati; fanno vedere ciò che è da buttar via, da bruciare;
sarà ancora il Fuoco della Misericordia che brucia ciò che è male, ciò che
non è amore. I buoni? Coloro che, riconoscendosi non ben centrati
sull’amore, sono avvolti dalla Misericordia, avvertono di aver
responsabilità di essere misericordiosi e teneri verso tutti!. Non basta
non fare il male; l’amore crea, sviluppa amore, se no muore. “Ogni scriba
divenuto discepolo del Regno dei cieli è simile a un padrone di casa che
estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche”. Come discepoli-missionari
non dobbiamo ripetere stancamente cose antiche o continuare scrupolosamente
delle tradizioni, o dire: si è sempre fatto così. Qualche volta mi dicono:
Ancora una novità, un cambiamento?! Lo so: non vanno bene i cambiamenti per
forza, le novità a tutti i costi, ma la vita è novità, è creatività; così
il regno dei cieli, di Dio. Cosa trasmettere, o, meglio, testimoniare? Il
tesoro della novità scrutata, accolta; nuove forme di misericordia verso
tutti, di accoglienza dell’altro nella sua diversità che ha qualcosa da
dirmi, di condividere la Parola della Buona notizia con tutti, ripartendo
dal Vangelo, da Gesù Cristo, fratello, Amico, Mistero di un Dio Amore.
Maranatha, vieni Spirito-Sapienza vera.