Vangelo 19.07.2024 (Mt 12, 1-8)

In quel tempo, Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i suoi
discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le mangiavano. Ciò
vedendo, i farisei gli dissero: “Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo
quello che non è lecito fare in giorno di sabato”. Ed egli rispose: “Non
avete letto quello che fece Davide quando ebbe fame insieme ai suoi
compagni? Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta,
che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai
sacerdoti? O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i
sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora
io vi dico che qui c’è qualcosa più grande del tempio. Se aveste compreso
che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste
condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del
sabato”.
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COMMENTO.
“In giorno di sabato i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere
spighe e le mangiavano.” Sabato, giorno di riposo, di santità secondo la
Legge, da mettere in pratica con tutto il cuore, con tutte le forze, e nei
dettagli. Questo sanno e questo credono e praticano (?) scribi, farisei,
sacerdoti. Poco di nuovo anche oggi. “Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo
quello che non è lecito fare in giorno di domenica”. Vanno in montagna
con degli amici in difficoltà invece di andare a messa; vanno a manifestare
contro i massacri a Gaza, invece di andare ai santuari della Madonna ;
danno una certa importanza ai riti ma li adattano alla situazione locale;
divorziati, molti desiderano ancora camminare come cristiani cercando di
seguire il Vangelo di Gesù e fanno la comunione. “O non avete letto nella
Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato
e tuttavia sono senza colpa?” La legge vale per tutti o qualcuno è tenuto
a metterla in pratica ed altri no? C’è una morale per i Vescovi, per i
Ministri in Parlamento e un’altra per i laici e semplici cittadini? Il vero
problema non è quello, anche se c’è da tener conto di non sottrarsi alla
legge per privilegio,ma solo in caso di un bene maggiore ai fratelli,
agli altri, incluso me stesso. “ Ora io vi dico che qui c’è qualcosa più
grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: Misericordia io
voglio e non sacrificio, non avreste condannato persone senza colpa. Perché
il Figlio dell’uomo è signore del sabato”. Il Tempio, opera grandiosa,
luogo della Presenza dell’Arca dell’Alleanza, della Legge fondamento del
rapporto con Dio!. Il Sabato, giorno di riposo e di santità
nell’applicazione della Legge, delle leggi, solo vero rapporto con Dio!
No! C’è qualcosa di più grande, c’è la Misericordia più grande (prima e
dopo) della Legge, c’è il Figlio dell’Uomo (Gesù Cristo) più grande del
Sabato (della religione o Chiesa). Detto anche in altro modo, sempre nel
Vangelo: Il sabato è per l’uomo, non l’uomo per il sabato, cioè l’Uomo
(Figlio dell’Uomo) è il fondamento del rapporto con Dio e con gli altri,
prima di tutte le leggi e le regole, prima di tutti i titoli di stato o
religiosi, prima della religione come dovere basata su sacrifici,
meriti. Il Samaritano, che si ferma ai bordi della strada a curare il
ferito, ha capito questo, mentre il sacerdote e il levita non hanno capito
il primato della Misericordia. Perché non c’è rito o preghiera vera se
non nella Misericordia, non c’è giustizia umano-divina se non nella
Misericordia; la Verità esiste solo nel bacio di Misericordia, Così ogni
realtà nell’universo ha vitalità e verità in pienezza solo nella
Misericordia. Spirito, donaci di non essere cristiani di religione, ma
misericordiosi come il Padre con cuore di madre è misericordioso.