Vangelo 28.06.2024 (Mt 8, 1-4)
lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: “Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi”. E
Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: “Lo voglio, sii sanato”. E subito la
sua lebbra scomparve. Poi Gesù gli disse: “Guardati dal dirlo a qualcuno,
ma va a mostrarti al sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè, e
ciò serva come testimonianza per loro”.
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COMMENTO.
“Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo seguiva…” Gesù dal monte,
ritorna nel luogo normale di vita, là dove Dio s’incontra nella
quotidianità di ‘ora et labora’, come dicevano i monaci benedettini, ma
vale per tutti. E’ nel lavoro e preghiera della vita ordinaria il luogo più
favorevole della relazione con gli altri e dunque con Dio e con me
stesso. Sul monte c’è da salire di tanto per momenti particolari di
preghiera, di ritiro e ascolto della parola, ma contepl-attivi siamo
chiamati a esserlo nel lavoro, nel riposo, nel condividere con i poveri,
con gli altri, come nella preghiera in Chiesa o in luoghi particolari.
“Ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: “Signore, se vuoi, tu
puoi sanarmi”. Siamo fuori o oltre la legge. Un lebbroso non poteva
accostarsi a un sano e chiedere la guarigione; era una questione di non
contagio, ma era anche considerato come castigato da Dio. Non c’è oggi chi
considera una pandemia, un terremoto come castigo di Dio? “E Gesù stese la
mano e lo toccò dicendo: “Lo voglio, sii sanato”. E subito la sua lebbra
scomparve. Fuori legge anche Gesù che tocca. Manifesta così che, a
differenza della legge e della religione che distingue tra puri e impuri e
che bisogna essere puri per accostarsi a Dio, è Dio che si accosta a noi ed
è l’accoglienza del Suo Amore di Dio che rende puri, che risana
completamente. Il lebbroso, toccato da Gesù, viene ‘sanato’ , liberato e
può camminare ‘libero e leggero’. Così è di te se, accostandoti ai
sacramenti, ti lasci toccare da Gesù e nel servizio al prossimo sei
guarito dall’altro e dall’amore che ci metti, non dalla tua abilità. Ma
‘Và a mostrarti al sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè, e
ciò serva come testimonianza per loro. Le regole non guariscono, le leggi
della Chiesa, della Società civile, degli Stati sono buone, a volte però
fuori posto, non solo non salvano ma possono anche impedire un cammino di
vita Tuttavia rimani nel mondo, rimani in società, nella chiesa obbedendo
alle leggi, e quando è necessario portandole a compimento con una
‘disobbedienza’ chiara e responsabile. Il fine però sia sempre l’amore e
il bene del prossimo, di Dio e di te stesso; non il piacere di andare
contro la legge. Solo l’Amore vive e fa vivere. E Gesù Cristo è Amore.