Vangelo 05.06.2024 (Mc12, 18-27)

Vennero da lui alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione –
e lo interrogavano dicendo: “Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se
muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello
prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. C’erano sette
fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza. Allora la
prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo ugualmente,
e nessuno dei sette lasciò discendenza. Alla fine, dopo tutti, morì anche
la donna. Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà
moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie”. Rispose loro Gesù:
“Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le
Scritture né la potenza di Dio? Quando risorgeranno dai morti, infatti, non
prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. Riguardo
al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel
racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di Abramo,
il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe? Non è Dio dei morti, ma dei viventi!
Voi siete in grave errore”.
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COMMENTO.
“Vennero da lui alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione”
S: Paolo ha detto e scritto che se non si crede nella resurrezione tutta
la nostra fede è vana. In effetti invece di dire : siamo dei viventi che
vanno verso la morte, dovremmo con slancio dire: Siamo dei fragili viventi
(o quasi viventi) che vanno verso la Vita piena. Oggi persino la fisica
quantistica o Biocentrismo mette la Vita al centro dell’attività
dell’universo, affermando che non può essere la morte l’evento terminale.
Mi fa sempre bene ricordare un breve colloquio con fratel Arturo Paoli
(aveva compiuto 101 anni). Domandai: ‘Credi nella Risurrezione, nella
Vita dopo morte?’ Arturo, con voce chiara anche se fioca: ‘Si, perché ho
fiducia nell’Amico Gesù, ce lo ha detto Lui. E poi, sai Tom, sono contento
di come ho vissuto, del dono di amare che mi è stato fatto’. “Maestro,
Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia
la moglie senza figli….”. Si ricorre spesso a casi eccezionali o
piuttosto strani(la legge del levirato da applicare 7 volte!) per
difendere il proprio credo e mettere l’altro in difficoltà di rispondere…
E riguardo alla risurrezione quante domande sento salire da tanti
credenti e non credenti e quanta immaginazione assieme a un vuoto, una
nebbia fitta , …Non siete voi forse in errore’, dice Gesù ai sadducei,
che non credono alla resurrezione e soprattutto non conoscono, loro
Maestri, la Sacra scrittura o non sanno interpretarla bene. I sadducei e
noi con loro non comprendiamo che la potenza di Vita, di Amore di Dio,
oltrepassa la forma attuale di vita, la trasforma in nuova vita. “Quando
risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma
saranno come angeli nei cieli”. Dicendo risorgono (dal testo originale è
meglio tradurre al presente) corregge anche i farisei e noi quando
pensiamo a una resurrezione solo futura. Infatti: “Non è Dio dei morti, ma
dei viventi!” Vale per Abramo, vale per Giacobbe, per Maria, vale per
Pietro, per te, per me già qui e ora.. E’ Dio dei fragili viventi ora,
figli di Dio, pellegrini di Fraternità e di conviviale Relazione con
tutti. Portiamo tutti nelle profondità interiori il seme di Vita, per cui
possiamo dire che, attraversando le varie morti, possiamo camminare da
vivi in collegamento con l’Universo che ‘ora soffre e geme nelle doglie del
parto in attesa della pienezza a figli di Dio (Rom 8). Come? Come
bambini nel seno della madre non sappiamo con la mente, ma con il cuore
‘crediamo’, abbiamo fiducia., e se amiamo (come Gesù ha amato) viviamo
‘risuscitati’, ‘alzati’ dallo Spirito, in piedi o ‘beati’ pur nel pianto.